appunto, tu ignori che in democrazia le banche centrali sono indipendenti dal potere politico, proprio per evitare che quest'ultimo mandi in default lo stato per perseguire politiche scellerate di consenso a danno di chi verrà dopo;
nelle democrazie il Tesoro chiede, e la banca centrale dà, ma solo nella misura in cui l'esecutivo di cui fa parte quel Tesoro si impegna in quelle che si chiamano "coperture", cioè taglia o tassa, privatizza, impegna ricchezza, copie quella famosa "austerità";
se ciò avviene con lo strumento del debito, ciò avviene nella prospettiva che durante il periodo che intercorre tra l'emissione di quel debito e la sua estinzione i soldi investiti producano un incremento di ricchezza che vada a coprire il costo di quel servizio del debito stesso;
le dittature, invece, stampano moneta ad libitum del Tesoro per ingraziarsi il popolo ridotto a massa di capre, salvo poi mandare in guerra quel popolo a racimolare il bottino che surroga quella ricchezza in più; ma, di solito, l'avventura finisce male;
nell'UE abbiamo una banca centrale, emittente di moneta, la BCE - le banche centrali nazionali non svolgono più quella funzione - ma non abbiamo un Tesoro UE, che decide centralmente le politiche del debito per tutti, né un ministero delle Finanze che decida le politiche fiscali, cioè controlli come si spendono i soldi e i livelli di tassazione;
col che, è ovvio che qualsiasi potere della BCE di espandere si trova privo di un soggetto-interlocutore, e deve fare i conti con tutti i governi nazionali, che conservano gelosamente l'ultima prerogativa nazionale davvero rilevante, quella del fisco e gestione della spesa pubblica.