@sapientino

Il MES è un mostro pronto a inghiottire l’Italia in un solo boccone. I rischi collegati al Meccanismo europeo di stabilità e alla sua riforma sono tantissimi, anche se per rendersi conto della loro entità bisogna andare oltre le apparenze e scavare in profondità, dietro al linguaggio “burocratese” e ai proclami dei tecnocrati di Bruxelles.

Innanzitutto, come scrive l’economista Giulio Sapelli su Il Sussidiario.net, il cosiddetto Fondo salva-Stati è un trattato internazionale che fa finta di essere un veicolo finanziario ma che in realtà “del veicolo finanziario non ha né la forma, né la sostanza”. In altre parole, il Mes è un “istituto di diritto internazionale” abilitato dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea per “esercitare attività bancaria”. L’enorme problema risiede nel fatto che il fondo, che non è un fondo d’investimento, può esercitare le suddette attività bancarie facendo leva su norme statuarie tipiche di un soggetto sovrano, erodendo quindi la stessa sovranità dei singoli Paesi europei che dovessero chiedere il suo aiuto. In altre parole, il Mes è un trattato tra Stati che non risponde ad alcuna Costituzione dell’Unione europea, visto che l’Ue non ne ha una, ma risponde soltanto ai canoni del diritto privato.