allora axe. permettimi di dire che "se" l'italia fosse un "sistema chiuso" allora "non sarebbe in europa". e se quest'ultima fosse un "sistema chiuso" relativamente ai mercati internazionali, allora non conterebbe niente la sua politica economica, la quale mi pare si fondi proprio sull'assunto secondo cui dove c'è unione, c'è un maggiore "potere contrattuale", e quindi maggiore ricchezza, la quale deriva proprio dal predetto potere contrattuale, che consente al continente di agire come unico interlocutore di altre economie progredite.
su questo non avrei dubbi. però lasciami dire che non è che abbiamo, dico in italia e ancor più in europa, i falsari o quelli che vogliono vendere la fontana di trevi, perché sennò staremmo indietro di una ottantina d'anni. quello che voglio dire è che la logica di "breve periodo", che caratterizzò l'economia dell'italia come sistema "chiuso", implicava che, per far fronte alle richieste "elettorali" si prendessero i soldi ad alcuni, che poi erano sempre gli stessi, e li si regalasse al popolo "di dio" senza condizioni, voto a parte. ecco, quello che ti vorrei dire è che da allora sono cambiate tante cose. solo questo, e ti dico anche che, ora che l'equilibrio "psico fisico" mi assiste di più, lo capisco anche io. insomma mi viene da "capire e commentare". abbi pazienza.
benissimo. con l'algebra ci andrei "piano". soprattutto in economia. poi fuffaro era un buon politico, anche se qualche giudice che ascoltava i suoi, peraltro "involontari" riferimenti, deve essersela presa a morte. ma vabbè: potrebbe capitare a tutti.
si. però sai benissimo che il credito, che peraltro riguarda anche il sud, se detto credito fosse un incentivo all'investimento, perché questo dovrebbe essere, allora niente di male. ma se non si "eliminano" le "condizioni" che rendono un investimento non "produttivo", allora hai voglia a dare soldi. la morale è che i tedeschi non ti possono imboccare col cucchiaino. se lo stato decide nel senso di continuare ad adottare il sistema dei fondi e non magari "dell'educazione economica" del comportamento del singolo operatore, allora non è che ci sia molto da fare. alcuni dicono addirittura che noi italiani siamo rimasti l'unica "economia di mercato o a prevalenza di mercato" in tutto il continente. mah.
questo, e so di dire il già detto, non succederebbe "mai". ma permettimi una domanda, visto che tu sei più esperto: se io condomino non produco reddito e l'appartamento è registrato come "prima casa", ho la "possibilità" di pagare rate "minori", magari commisurate al reddito "futuro?
allora, permettimi di dire la mia:
se ho liberismo, quello "assoluto", americano, allora si suppone che, dato uno squilibrio nel reddito, che ad esempio dipende dalla bassa domanda, si verifica un aggiustamento "spontaneo" del sistema, cioè la domanda "inferiore" agisce sull'offerta dei beni creando inflazione e riducendo l'offerta stessa, la quale può essere ridotta in quanto un certo livello dei salari non consente di tenerla costante. allora ridotta l'offerta devi ridurre anche i salari, anzi i salari diminuiscono da "soli" in ottemperanza alle mutate condizioni di mercato. insomma la "mano invisibile". la quale mi pare che possa anche funzionare, a patto però che i sindacati, tutti, non rompano i cc.dd.. in usa è così sostanzialmente e obama a parte. quello che mi auguro è che non succeda anche in italia. e questo perché se si lasciasse ogni tipo di "mutamento" delle condizioni di mercato al gioco stesso del "mercato", allora dovremmo "davvero" far fronte a un aumento della disoccupazione e della povertà come neanche ai tempi di roosvelt, cioè anni trenta. e sempre in usa.
se invece hai moneta e debito, allora puoi fare due cose: o accrescere la massa monetaria, tutta, quindi anche quella parte di moneta meno spendibile, cioè M2,M3,M4 ecc. oppure ridurre la massa monetaria acquistando ovviamente non "banconote" ma titoli, cioè moneta non immediatamente spendibile. nel primo caso devi contenere il livello di crescita dei prezzi per non incidere negativamente sulla domanda, se no sarebbe "svalutazione" e quindi vecchio sistema, non accessibile che nel "breve periodo". nel secondo caso devi far fronte ad altri problemi, ad esempio che con minore moneta in circolazione "potrebbe" verificarsi una diminuzione dei tassi di interesse e quindi una diminuzione dei depositi ma anche una crescita degli investimenti "privati", che in italia e per quanto detto mi pare poco fattibile.
se infine vuoi mettere in atto una politica "fiscale", hai come effetto il "contraltare" della svalutazione, il quale comunque ti consente solo di avere più soldi per contenere gli squilibri nell'immediato ma non nel lungo periodo. cioè se tu aumenti la tassazione ti finanzi i voti dei "familiari" e vai avanti così. tanto ti ripeto, la vacca da mungere non è "la politica" propriamente detta, ma il reddito dei "risparmiatori" che così diventano anche "in/prenditori". scegliete voi "dove".
si. siamo tutti italiani, quindi, dato che totò è una icona nazionale, anche a livello etico, cioè come persona, allora tutti i "totò" italiani hanno diritto a essere trattati come lui, che in quanto nobile e di sani principi, avrebbe "pagato" per adottarli. e abbi pazienza...










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