Non ce ne sono molti altri. Mezz'ora dalla domanda ad Axe, a memoria.
beh, io sto perdendo soldi; quasi tutti i mei amici perdono ancora più soldi;
io spendo parole, nel senso che sono disposto ad essere tassato per aiutare quelle persone; se ristabiliscono l'ICI non scendo in piazza; tu sei disposto a vederti decurtare la pensione ?
perché a spende' parole so boni tutti; poi, si vede quando viene toccato il portafogli…
libero tu di immaginare scenari che meglio credi, pecore, tigli e pangolini;Certo, io da pensionato sono ancora fortunato, a meno che prima o poi non decidano di intervenire pure sulle pensioni. Ci sono tante categorie di italiani che potrebbero fare la rivoluzione sul serio, non io e non tu. E alla fine quando la rabbia è troppa anche le pecore possono trasformarsi in tigri.
siccome non sono un sanitario, a fronte delle preoccupazioni di quelle categorie, valuto anche quelle di altre, come i sanitari che devono poter curare la gente e le famiglie di chi è a rischio; ora, mi vuoi mettere in croce se non ho una "Verità" che mi faccia gridare al governo infame perché non apre tutto ?
poi, io vedo un dato: i lombardi pagano 5mila e passa euro pro-capite l'anno, i veneti e gli emiliani oltre 3500, pagano tasse e tributi; sono i nostri "tedeschi", laddove da Roma in giù c'è la Grecia; tu ragioni in astratto , di gente incazzata; io scommetto quello che ti pare che tra qualche mese o un paio d'anni, in discussione sarà l'Italia, e non il destino dei baristi e ristoratori;
perché a Bergamo o Treviso, coi soldi delle tasse che potrebbero tenersi, salverebbero tutti i baristi e ristoratori e potrebbero assumere insegnanti e medici; col corollario che a Roma facciano altrettanto, coi soldi dei romani e non coi loro; aspetta e vedrai...
c'� del lardo in Garfagnana
apri tu quello che ti pare; poi vedrò se sono scritte cose a cui vale la pena di rispondere, o fuffa; ma se pensi di ingaggiare polemica fine a se stessa con me e che io ti dia corda, tu caschi malissimo
io discuto di idee, se ci sono e sono formulate in modo tale da poter essere discusse;
non mi interessa la polemica personale, né le nevrosi altrui , lo spirito di competizione, i complessi; per quella roba ci sono gli psicologi, che hanno studiato apposta.
c'� del lardo in Garfagnana
No, ti avevo chiesto se volevi partecipare con me a un 3d, dando opinioni supportate da dati ufficiali e certi e rispondendo punto per punto, non a quello che ti pare cercano falle per infilare un motto di spirito nei post altrui e svicolare. Smetti di scappare paolino, puoi funzionare anche fuori dalla tua testa.
Ma sei stato sul 3d tutto il tempo a partorire accenni di risposta, si sa
e te lo avevo chiesto alle 11,45, torna a vedere. Come sui virus, ma quello erano giorni fa.
Come non dici niente su quel trojajo di 3d Coronavirus e di come lo avete ridotto.
Io non ti lascio tranquillo senza rispondere, ti ripongo le domande anche mille volte se svicoli. Sennò gira al largo da me.
Anche a me è saltato il Modena Play, il Pisa Comics, il palio dove avrei fatto da figurante, le prove per lo spettacolo teatrale. Ma sono semplicemente cose rimandate, non mi straccio certo le vesti. Ha un senso, secondo me, solo la lamentela di chi ha perso il lavoro, o di chi deve tenere chiuso un negozio e non guadagna, e molti rischiano di non riaprire a fine emergenza. Ma soprattutto di chi si è ammalato, o di chi ha perso una persona cara. Io ho perso diverse persone conosciute ma fortunatamente nessun legame stretto. Il mio lavoro ce l'ho, mangio ogni giorno, ho un tetto sopra la testa e in casa ho comunque mille attività... di cosa mai dovrei lamentarmi? Quello che non ho fatto ora, lo farò. Sono anche fortunata per non aver prenotato il mio viaggio in Norvegia a inizio febbraio, che altrimenti ci avrei smenato soldi.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Partendo da una discussione spostata nel 3d coronavirus, vorrei aprire un discorso sul potere della negazione psicologica che il lockdown totale in Italia sta portando.
La frase iniziale, per chi la riconosce, è la parte finale del libro 1984, di George Orwell, che ci ammoniva di come se una distopia dovesse avverarsi, non solo non la riconosceremmo ma fuggiremmo da questa consapevolezza a gambe levate. I motivi sono psicologici e sociali.
Ci sono state polemiche da un altro 3d, frutto di osservazioni interessanti per me e per altri. La moderazione ha acconsentito a spostare quei post qui, come spunto.
vorrei quindi riportare altri pensieri sulla fuga dalla libertà, su cui Fromm ha scritto un mirabile trattato, dopo aver incollato quella discussione. Contiene polemiche, ma anche spunti di discussione su molti fatti mai chiariti, e le stesse polemiche sono molto indicative e interessanti sullo stato d'animo con cui si affrontano certi discorsi. Siamo un piccolo campione statistico in fondo ,e riguarda il ruolo che ognuno di noi individualmente ha nel proseguire in questo lockdown che è mentale, per molti.
Le parti incollate non devono servire a alimentare discorsi che tanto non saranno portati avanti, ma per riflettere sulla reazione di fronte a chi non ha dati, da parte di chiunque ne porti, tacciati di "fuffa da internet" senza nessuna fonte a contrasto se non una classe politica a mio parere del tutto delegittimata. Attendo lo spostamento, i post sono dal 1274 fino al 1290, questo per Dark.
Grazie Dark.
Secondo me, nella reazione di tante persone, si nota che si ha un profondo desiderio di sfuggire dalla realtà. Non solo su questo recente scambio, ma in generale. Quello che mi dà fastidio non è che fuggire dalla realtà sia sbagliato o immorale, anzi se fosse fruttuoso e gratificante, ben venisse. Non ho alcuna passione per la Verità in sé. E nemmeno che gli sviluppi di questa situazione mi daranno ragione. Non mi fa sentire meglio, mi fa sentire triste.
Ogni volta che mi sono trovato ad avere a che fare con grossi problemi, alla fine affrontandoli non solo non erano mai così grossi, ma aprivano la strada idee che credevo di aver perso, tipiche dell'adolescenza.
come se ci fosse stato un ruscello davanti a me con la vita oltre, ma lo vedevo un fiume e restavo al palo per paura di spiccare un volo.
La morte dell'ego, come esperienza interiore, non annulla ma apre alla vita vera.
La paura di provare, la paura di volare, di sentire per un attimo il vuoto sotto i piedi spaventa.
Ma sono giunto alla conclusione che lo stesso atteggiamento che avrai rispetto alla morte, sarà quello che hai di fronte alla vita. La ignori? Tornerà a ricordarti che hai ignorato la vita. Ne hai paura costante, per non aver mai voluto meditare su questo fatto? Avrai paura della vita, da morire.
Se la prendi leggermente, riuscirai a prendere la vita leggermente e accettare la sua caducità con serenità e i momenti belli senza quell'ombra costante. Ma nessuno può farlo per gli altri. Persone spaventate che dovrebbero essere trascinate fuori casa per il loro bene si stanno trovando nel loro centro, con mascherina. Un'invisibilità come sul forum. Tanti stress in meno.
La cosa brutta è che c'è sempre molto tempo per pentirsene, quando età e acciacchi ci ricorderanno che questo no, questo no, questo nemmeno...
Ci sarà fin troppo tempo per pentirsene e la vita è nel mezzo. Vorrei sapere qualche opinione su questo.
Guarda che le persone spaventate, spaventate rimangono anche se le trascini fuori casa. Perchè il cambiamento o matura da dentro o non è vero cambiamento.
Personalmente io non guardo le persone spaventate, perchè mi annoiano. Preferisco guardare le persone intraprendenti che agiscono in sintonia con la realtà e vogliono esprimere la loro creatività. E sono intralciate quotidianamente da persone spaventate, senza coraggio e INCAPACI che hanno il potere e vogliono impedire alle persone SANE di vivere e di esprimere la loro LIBERTA' e CREATIVITA'.
Ultima modifica di xmanx; 28-04-2020 alle 15:58
Lo stagista.
Apprendista stregone.
Leggo anche se non scrivi in maiuscolo, è netiquette dal 1980...
Certo che restano spaventate fuori casa, ma nel momento in cui devono affrontare per forza di cose quello che è là e vedendo che non è la morte per tortura, poi ripartono con una paura in meno tra sé e la vita. Mica poco, esperienza personale e di altri.
Non era spaventoso buttarsi in acqua la prima volta? Molto. Sicuramente qualcuno ha insistito perché lo facessi, e dopo 10 minuti eri a sguazzare felice immagino. C'è chi è ancora davanti alla sponda con i braccioli e restando sempre sul bagnasciuga, finché non sente suonare la campanella, e poi ci sta male perché il tempo è passato.
Il saggio saprebbe trovare nel cosiddetto "male" gli aspetti positivi che sfuggono agli occhi dei più. Un aspetto positivo del male attuale potrebbe consistere nel fatto che esso ci costringe a riflettere sul significato della abusata parola "libertà". Perché non è adesso un ozioso, quasi astratto giochino intellettualistico, ma qualcosa che viviamo sulla nostra pelle poiché le nostre "libertà" a torto o a ragione vengono ristrette. E' qualcosa di presente e reale ogni momento, qualcosa che ci mette di fronte a noi stessi e al nostro modo di vivere. Il Grande Fratello si ammanta di toni e cadenze rassicuranti, amichevoli, non appare come un mostro che arriva a carpirci l'anima. "E' per il tuo bene, solo per il tuo bene...". A un certo punto però si chiarisce meglio la nostra realtà di schiavi condannati a una routine sempre uguale, sveglia, traffico, lavoro, riposo, ipermercato, televisione...Forse perché la routine all'improvviso te la fanno diventare PIU' UGUALE. E allora ha ragione qualcuno di voi: è inutile lamentarsi e strepitare a vuoto, perché questa realtà in fondo non fa altro che confermare, ma in modo assai più chiaro, la nostra normale schiavitù. Per cui lamentarsi non serve a nulla, aprire gli occhi, almeno quello, a qualcosa serve, in nome se non altro della nostra dignità come esseri umani.
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
Hai ragione. Ma sai qual è il problema del tuo ragionamento? Il problema è che NON PUOI SALVARE TUTTI. Certo...mio figlio quando non si buttava in acqua lo prendevo a calci nel culo (in senso figurativo) e lo buttavo in acqua. Perchè di mio figlio ERO E SONO RESPONSABILE. Ma non possiamo essere responsabili di tutti. Questo è il punto: NON SIAMO E NON POSSIAMO ESSERE RESPONSABILI DI TUTTI. Le velleità messianiche di salvezza universale sono una patologia altrettanto nociva della paura di vivere. TU NON SEI IL MESSIA. IO NON SONO IL MESSIA. Possiamo agire solo su chi e su cosa rientra nelle nostre responsabilità. E non è sano sentirsi responsabili di tutti.
Mi frega nulla della netiquette. Scrivo in maiuscolo le parole chiave di un certo pensiero.
Lo stagista.
Apprendista stregone.
Vero, come molte cose la libertà resta un interesse intellettuale fino a che non se ne provano gli aspetti più spigolosi. Che di solito comportano un buttarsi, non miserie di anni. Quello lo comporta il voler sfuggire dalla libertà.
E anche questo è vero. Andarsene pieni di consapevolezza che qualcosa di meritevole resta, anche per il nostro aiuto, sapendo di aver fatto quello che dovevi e anche di più, orgogliosi di vedere i frutti della libertà è ben diverso che torvarsi a fine vita con rimorsi che nel caso mio sarebbero molto più catastrofici e abissali per la mente. Sentendosi persone, uomini o donne che hanno fatto sentire la loro voce quando c'era da parlare.Il Grande Fratello si ammanta di toni e cadenze rassicuranti, amichevoli, non appare come un mostro che arriva a carpirci l'anima. "E' per il tuo bene, solo per il tuo bene...". A un certo punto però si chiarisce meglio la nostra realtà di schiavi condannati a una routine sempre uguale, sveglia, traffico, lavoro, riposo, ipermercato, televisione...Forse perché la routine all'improvviso te la fanno diventare PIU' UGUALE. E allora ha ragione qualcuno di voi: è inutile lamentarsi e strepitare a vuoto, perché questa realtà in fondo non fa altro che confermare, ma in modo assai più chiaro, la nostra normale schiavitù. Per cui lamentarsi non serve a nulla, aprire gli occhi, almeno quello, a qualcosa serve, in nome se non altro della nostra dignità come esseri umani.
E' fastidioso per gli altri, non un inutile orpello richiesto dal Country Club. Se prendi atto che dà fastidio puoi trovare alternative, se il maiuscolo non è imprescindibile. Allora usalo sapendo che stai mettendo la lettura di fronte alle esigenze altrui se ti sta bene. Chiuso Off Topic.
Mi basta far arrivare la mia voce dove arriva per sentirmi una persona. Io non voglio salvare tutti e non sono il messia e non l'ho detto, deformare la controparte in un dibattito è il peggior modo di monopolizzarla svilendo idee altrui. Resta a quello che dico. vorrei un confronto di idee, non di persone.
A parte che non capisco quali problemi ti crea un filmato youtube. Ma questi sono problemi tuoi di cui mi frega poco.
PEr quanto riguarda il resto...io mi sento responsabile di mio figlio e, certo, se mio figlio non vuole buttarsi in acqua per paura, lo prendo a calci nel culo. Per tutti gli altri mi limito a battermi per creare un modello sociale in cui chiunque può, se lo desidera, buttarsi in acqua...anche assistito da un maestro di nuoto se vuole. Con tutte le garanzie.
Ma se camminando per strada mi imbatto in uno che ha paura di buttarsi in acqua lo lascio al suo destino. Al massimo posso dargli un consiglio. Ma poi gli dico: uè, fratello...la vita è tua, fai quel cazzo che vuoi. Io continuerò a battermi affichè ci siano le condizioni per cui chiunque voglia buttarsi in acqua lo possa fare anche aiutato. Tu non lo vuoi fare? Cazzi tuoi. Tanti saluti e amici come prima.
P.S. Guarda che sono abbastanza intelligente per saper leggere e interpretare il numero di visite in un 3d.
Ultima modifica di xmanx; 28-04-2020 alle 16:48
Lo stagista.
Apprendista stregone.