Chi pensa al sesso non è l'uomo, ma la donna che impone una visione di genere come necessariamente vincolante per entrambi i sessi quanto innaturale per uno dei due.
Non comprendo bene questa frase che pone di certo quesiti interessanti sulla psicologia maschile e quella femminile. Io non so se è tanto giusto generalizzare, forse si può parlare di tendenze generiche che probabilmente vanno in più o meno lenta mutazione. Grossolanamente parlando, ho sempre pensato che l'atto sessuale sia per la donna un "compimento" di un rapporto sentito da entrambe le parti, mentre per l'uomo può benissimo rappresentare un approccio che può essere iniziale per capire se il rapporto rimarrà là o avrà un seguito. Ciò sembrerebbe confermato dal fatto che la donna un po' "mascolina" ragiona come l'uomo, quella più propriamente femminile non si distacca dalla maggioranza. So già che tutto questo mi attirerà un sacco di critiche da uomini e donne, ma ognuno parla per esperienza propria, l'unico problema è dovuto al fatto che spesso si vuole far passare la propria esperienza personale come un assoluto in generale. E' solo che a volte incontro persone che sembrano avere l'idea che l'uguaglianza tra uomini e donne non sia solo, come è ovvio, uguaglianza di diritti e doveri, ma anche di modi di pensare e di vivere. E questo francamente mi sembra una caxxata micidiale.






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