Risultati da 1 a 15 di 522

Discussione: Decamerin

Visualizzazione Elencata

Messaggio precedente Messaggio precedente   Nuovo messaggio Nuovo messaggio
  1. #11
    Navigando con molta attenzione, la Regina dei Mari si ritrovò oltre lo stretto di Dover. Adesso si dirigeva verso nord per raggiungere il delta del Tamigi. Nessun battello l’aveva seguita.
    Le autorità a guardia dello stretto chiesero al Comandante, rotta, velocità e direzione per trascriverlo sui registri. Il primo ufficiale Pazza di Acerra, diede loro false informazioni riguardo
    la destinazione, Anversa. Ma asuperato lo stretto, dopo qualche miglio, la nave cambiò rotta, dirigendosi a Nord.

    Intanto Gaspare ed Efua lasciarono l’appartamento. Gaspare cronometrò il percorso che avrebbe dovuto fare l’indomani con Efua. Scelse il percorso più veloce, cioè a Nord del Tamigi,
    dove i collegamenti erano più capillari. Dal quartiere Battersea, continuando verso Est, a sud del fiume, i collegamenti erano più difficili. Sia perché a Battersea mancava del tutto una
    stazione della metropolitana e quindi si era obbligati ad usare i Bus, sia perché la zona a Sud di Londra era una zona residenziale, più tortuosa e quindi si perdeva molto più tempo ad
    attraversarla. Gaspare prese il bus che da Battersea lo portava verso Nord, a Sloane Square Station, la stazione più vicina.

    London underground.PNG

    Arrivato in stazione, prese poi il metrò della linea gialla, la cosiddetta “Circle” ed attraversò le stazioni di Victoria, Westminster, Embankment , Temple. Giunto a Tower Hill, scese e
    cambiò linea, prendendo quella tratteggiata bianca e azzurra, la cosiddetta linea “DLR”, che lo portò finalmente a Canary Wharf.

    Quindi, riassumendo :

    - circa venti minuti di viaggio da casa di Efua a Sloane Square station via bus;
    - circa venti minuti da Sloane Square a Tower Hill.
    - circa dieci minuti da Tower Hill a Canary Wharf.

    Totale tempo necessario per giungere al luogo dell’appuntamento, poco men di un’ora. Considerato che il recupero sarebbe avvenuto di sera, pensò che l’orario giusto per arrivare sul
    posto era tra le diciannove e le venti. Da quel momento poi, avrebbero dovuto attendere Bumble, il quale, secondo il programma sarebbe dovuto arrivare verso le ventuno. Sempre se
    non ci fossero stati altri ritardi.

    Canary Wharf fa parte della East End di Londra dove una volta si trovavano i depositi che servivano i moli della zona portuale denominata Isle of Dogs. In questo luogo il commercio con
    le isole Canarie era molto fiorente. Da qui l’origine del nome dato all’area circostante. Curioso il fatto che questa tratta commerciale veniva anche denominata come la tratta tra le isole
    dei cani. Le isole Canarie infatti vennero chiamate così dagli spagnoli poiché quando questi vi giunsero, rimasero sbalorditi dai numerosissimi cani selvatici che vi trovarono.
    Così il commercio si svolgeva tra le "Isole dei Cani" e la londinese Isle of Dogs (che, a dispetto del nome, non è un'isola).

    Uscito dalla stazione Gaspare si diresse verso Ovest, per raggiungere Chanary Circus, una grande rotonda con al centro un piccolo parco. Poco distante, vi era il molo in cui Bumble sarebbe
    approdato. Per poter accedere al molo, Gaspare acquistò due biglietti dalla compagnia che si occupava del servizio traghetti, In questa modp, non avrebbero avuto problemi ad accerdervi nel
    momento in cui bisognava salire a bordo della scialuppa di bumble. Poi, cercò una zona tranquilla dove potersi nascondere con Efua durante l’attesa. Tutto sembrava facile e scontato, tuttavia
    sapeva bene che qualunque cosa sarebbe potuta andare storta e compromettere la missione, doveva quindi pensare ad un piano alternativo, qualora ci fosse stato un contrattempo… tuttavia
    non c’era tempo sufficiente per prepararlo. Tutto doveva andare secondo i piani stabiliti.

    Efua giunse al ristorante al solito orario. Entrò, salutò amici e colleghi, si mise in grembiule e cominciò la sua giornata lavorativa come al solito. Tra se pensò che l’indomani sarebbe stato l’ultimo
    giorno di lavoro e soprattutto, di permanenza coatta in quel luogo che non aveva mai amato sin dall’inizio. La gente si ammalava tutti i giorni e niente veniva fatto per evitare i contagio. Il suo
    datore di lavoro, poi, aveva vietato al personale di indossare le mascherine, che naturalmente, a suo dire, impressionava i clienti facendoli allontanare. La stampa non riportava notizie veritiere,
    sminuendo la portata del disastro con false teorie su normali influenze di stagione e terapie farmacologiche atte a contenere la pandemia. Mentre girava tra i tavoli, i soliti funzionari governativi
    entrarono. Sempre vestiti alla stessa maniera, così facilmente identificabili, anche se in verità fu Gaspare a farglieli notare. Si sedettero e ordinarono le solite birre, osservandola, mentre, un terzo
    uomo, rimase fuori dal locale, in auto. Efua fece finta di niente, ma in cuor suo era molto preoccupata. Aveva paura che la sua fuga da Londra potesse fallire, trovandosi di fatto, costretta a rimanere
    in quella terra straniera per sempre.

    Gli uomini di don Vito Genovese ci misero poco a trovare l’abitazione di Efua. Suonarono il campanello ma ovviamente nessuno era in casa. Uno di loro, Carmelo, il killer professionista, forzò la serratura
    ed entrò per ispezionare la casa. Gli altri due, si appostarono in strada. Dopo aver controllato, usci per riferire.

    “Allora, cosa hai trovato?” chiese Pasquale.

    “sembra l’abitazione di una single, una donna. Non ho visto indumenti da uomo in armadio, però, in bagno ci sono due spazzolini, entrambi ancora umidi, quindi, usati di recente da due individui.
    Forse il “fetuso” che stiamo cercando è stato suo ospite. Nella cesta degli indumenti da lavare c’è un accappatoio…. sembra usato solo una volta, capo, come se fosse stato prestato.” Disse Carmelo.

    “Sicuramente la donna lo ha ospitato. Non ci resta che aspettare, prima o poi rientrerà e magari, se siamo fortunati, rientreranno insieme!!” commentò Pasquale.

    “Si ma poi che facciamo? capo” si intromise Pippo.

    “Che vuoi fare, lasciate testimoni? Vorrà dire che li accoppiamo entrambi.”

    “Giusto.” Sentenziò Pippo, compiacendo Pasquale.

    Ciò detto, attesero il ritorno di Gaspare ed Efua.
    Ultima modifica di bumble-bee; 15-05-2020 alle 22:26
    Bambol utente of the decade

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato