E non vivi mai il dubbio che tali rivelazioni non derivino direttamente da ispirazione divina, ma da altro (pregiudizio, autoconvincimento, bisogno...). È vero che le metodologie della ricerca (in questo caso filosofica) sono soggette all'errore, ma hanno anche costruito degli strumenti che possono permetere ad un pensatore intellettualmente onesto di trovare e talvolta risolvere le contraddizioni, in un processo di perfettibilità magari infinito, ma che si chiama crescita intellettuale e che è pieno di soddisfazioni.
Tu ti poni ovviamente in un ordine di idee lper le quali la rivelazione è portatrice di verità , e attraverso questa puoi costrure un'interpretazione della realtà dotata di un senso, ma se un'altra persona può credere ad un altra rivelazione o anche non credere affatto ad alcuna rivelazione senza che la sua interpretazione della realtà vada a crollare ti trovi di fronte al fatto che la rivelazione sia semplicemente qualcosa di non necessario. Questo non toglie che può permetterti di vivere meglio, ma questo non prova nulla, anche delle vere e proprie illusioni permettono alle persone di vivere meglio.