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Anche nelle Sacre Scritture si parla dell’amore di coppia, come nel “Cantico dei Cantici” o la storia di Osea che viene chiamato da Dio a sposare Gomer, una prostituta.

Il Cantico dei Cantici è un testo contenuto nella Bibbia ebraica (Tanakh) e cristiana.

Se ne attribuisce la “paternità” a Salomone, antico re di Israele del X sec. a. C. ma fu composto nel IV sec. a. C. da un autore anonimo, che fece confluire nel testo alcuni antichi poemi diffusi nell’area mesopotamica.

Questo “canto nuziale” comprende 8 capitoli con poemi amorosi in forma dialogica tra un uomo ("Salomone") e una donna ("Sulammita").

Dall’ottavo capitolo:

Lo sposo

[4] Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
non destate, non scuotete dal sonno l'amata,
finché non lo voglia.

epilogo

[5] Chi è colei che sale dal deserto,
appoggiata al suo diletto?

Sotto il melo ti ho svegliata;
là, dove ti concepì tua madre,
là, dove la tua genitrice ti partorì.

La sposa

[6] Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l'amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!

[7] Le grandi acque non possono spegnere l'amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell'amore, non ne avrebbe che dispregio.

the end