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Gli israeliti per lo meno sono ben piu' coerenti dei cristiani.

Infatti per Non pronunciare il nome del loro iddioBiblico (ovviamente ben diverso dal divinizzato Messia/Cristo Pneumatico) hanno due modalita':

- 1 ) Adonai / il Signore (l' Eterno) _ nelle funzioni liturgiche _ è "ammissibile" il sacro nome _ (esempio nei Salmi..),

- 2 ) ha-Shem (ovvero: il Benedetto e/o il santo di Israele) per tutte le altre situazioni / al di fuori dei riti.

Nella forma scritta _ il nome sacro vien espresso in questo modo (D-o) _ proprio per dare segno dell' In-completezza della forma scritturale.
Io penso che l'uso di non pronunciare il nome della divinità derivi da una concezione sacra del nome; rivelare il nome significava mettersi a nudo, in balia di tutti anche di eventuali sconosciuti nemici; per questo c'era molta diffidenza; se poi consideri che i geroglifici o/e le parole se composte in certe maniere potevano procurare gioa o dolore, si credeva ai maghi ed alla magia.
Insomma il nome era considerato come uno scoprirsi. Se Israele avesse svelato il nome del suo Dio era in balia di chiunque.
Ma oggi, dopo 2.000 anni, c'è un termine che lo definirebbe nell'arte amatoriale dei giocatori d'azzardo: E' UNA GABOLA