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Discussione: Settimo: Non rubare!

  1. #31
    L'avatar di dietrologo
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    Questo succede anche al nord di non aver ancora percepito la cassa integrazione in deroga.
    Al 20 di maggio le dipendenti della parrucchiera dove vado io, dal mese di marzo quando hanno chiuso tutto, non avevano ancora ricevuto un euro di cassa e non vedevano l'ora di ricominciare a lavorare, capisci che era assurdo continuare a tenere chiuse le attività, questa è un'attività artigiana, ma poi ci sono aziende come citi tu che sicuramente ci marciano sopra e approfittano della cosa.
    certo , e quest'ultimi non sono certo gli emettitori di scontrini fiscali ...in un momento disastroso simile che è già molto se riescono alzare la saracinesca andare a caccia di scontrini significa essere posseduti da demoni

  2. #32
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ni.
    Onesti per quanto riguarda le tasse sullo stipendio perchè il prelievo è automatico, ma quando si evita di farsi fare la ricevuta fiscale o non si chiede lo scontrino be' per me si diventa complici di evasione.
    C'è da dire piuttosto che la pressione fiscale è eccessiva e a volte i commercianti evadono qualche scontrino solo per ritagliarsi lo stipendio, questo l'ho sentito dire anch'io da una commerciante piuttosto arrabbiata per il periodo di lockdown e che comunque ha cercato di pagare ugualmente l'affitto e le bollette vivendo con 600 euro statali.
    Io penso una cosa riguardo ai commercianti e liberi professionisti....che se si è onesti fino al midollo non si diventa ricchi in questo paese, anzi si rischia di fallire e chiudere l'attività.
    Quindi anche il "governo è ladro" non è poi tanto sbagliato
    tutto vero, detto da uno che ha sempre fatto l'autonomo e anche lavorato con un negozio; quello che è sbagliato è pensare che un governo - quale che sia, non è questione di destra o sinistra - possa cambiare circostanze strutturali sedimentate in decenni;
    in Italia, da sempre, l'economia è mobilitata dalla spesa pubblica in una proporzione insostenibile, fino al 55%, quando una proporzione "sana" dovrebbe oscillare tra il 35 e il 40% in uno stato che faccia molto welfare, non gli USA, per intenderci;

    cioè, il senso di questa quota di spesa pubblica così elevata - al netto degli sprechi e malversazioni - significa che una parte del reddito nazionale - quella eccedente la quota "sana" - è "drogata"; nonostante i tagli degli ultimi 30 anni, sono drogate - evidentemente - tante pensioni, all'origine e in vario modo; chi lavorava per enti inutili e, soprattutto, chi ha lavorato in settori sussidiati o in cui si è tollerata l'evasione;
    non erano criminali, ma gente che si dava da fare in buona fede: la moglie del postino aveva uno dei 10 negozi di ortofrutta del paese di 3000 persone; il postino, dopo pranzo faceva il muratore in nero, quando si costruiva selvaggiamente;
    questa gli economisti la chiamano "disoccupazione mascherata"; e ha un costo, perché al postino qualcuno deve pagare lo stipendio, con le tasse; se la moglie fruttivendola non le paga, quei soldi mancano, prima o poi; e mancheranno anche i loro contributi quando quelli andranno in pensione;

    ora, la questione poco intuitiva del lavoro autonomo è che il lavoratore percepisce dal suo punto di vista che ce la può fare, perché sopravvive; ma non valuta il costo implicito di sistema di quella "sopravvivenza"; solo a Roma ci sono tanti avvocati quanto in tutta la Francia, 60 milioni di persone;
    come è possibile ?
    è possibile perché i processi civili vanno per le lunghissime, quindi tutti preferiscono rischiare una causa, che finirà chissà come, in media dopo 12 anni; ma questo ha un costo di sistema; a parte il costo giudiziario in sé, significa che prima di commissionare un lavoro, affittare un locale o altro, ci penso 12 volte;

    anche il piccolo imprenditore spesso ha la sensazione di operare in un range "sano", se sopravvive; però il più delle volte se ha un rovescio o una crisi perdurante lo attribuisce a "cause esterne", perciò il ristoratore non si rende conto che ha un menù vecchio, che la moglie non cucina tanto bene, che il figlio che gli sembra svegli magari è impreparato ad improvvisarsi manager e vendere i lampadari ai sauditi;

    guardatevi la trasmissione "cucine da incubo", in cui lo chef stellato Cannavacciuolo e forza di pacche sulle spalle va a ristrutturare ristoranti fallimentari a gestione famigliare; e poi immaginate in che condizioni medie può essere quel 95% di piccole imprese italiane, gestite da imprenditori che non hanno proprio strutturalmente il polso delle proprie carenze e improduttività, anche se magari sopravvivono;

    ora, se noi, per ipotesi estrema, avessimo il 100% di lavoro autonomo e niente tasse, con una maggioranza di gente che riesce a sopravvivere, poi questi la pensione se la devono comunque decurtare dalle entrate; la scuola pure, e idem la sanità; noi, col negozio, pagavamo imposte e tributi, un delirio con la burocrazia, i bollini siae, l'IVA che non potevamo recuperare, acquistando da privati con autofatturazione; non le tasse, perché, detratti i costi, si stava appena oltre la soglia imponibile; ma era un'attività eccentrica;
    se gli esercizi ordinari galleggiano tutti così - ed è quasi la norma - il sistema non regge; in qualche caso arriva lo chef e per un po' ti salva le chiappe; ma la sostanza è che dovresti soccombere come imprenditore, non come persona - perché non sei bravo abbastanza, anche se è una verità che fa male; oppure darti una gran smossa;
    il piccolo imprenditore è una figura simpatic e romantica; m in qualsiasi manuale di economia è spiegato bene che piccolo non è quasi mai bello, perché è inefficiente in termini di economie di scala, capitalizzazione e capacità di investire, perciò ha un futuro gramo, e mette in crisi il sistema, che poi diventa vampiro dove trova;

    salvo che gli abbienti in Italia ci sono, e hanno imbertato bei patrimoni, anche evadendo; io vivo in 60 mq, e pagavo 120 euro l'anno di ICI - 240 meno la detrazione prima casa; ma è assurdo che gente con attici e appartamenti di pregio, patrimoni notevoli, possa svicolare una tassa che potrebbe pagare perché è "prima casa"; eppure, l'idea è piaciuta; poi mancano i soldi e i servizi, crollano i ponti...
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #33
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Stupisce che tu non sappia che ci sono lavori che hanno dei tempi morti. Ossia, si deve restare a disposizione, ma non comportano un lavoro effettivo. Una volta che Cono ha fatto ciò che deve fare, il resto del tempo può occuparlo a fare parole crociate, leggere un quotidiano, leggere un libro o intervenire in un forum su internet. Questo vale anche per i tanto importanti vigili del fuoco, per esempio.
    Ti ringrazio Arco, ma Mik ha ragione: Ho compilato il report quotidiano, chiuso le caffetterie, scaricato la biancheria e pianificato il lavoro notturno in excel. Ma sto rubando anch'io. Senonaltro la corrente elettrica. Anche Pazza e Lady dicono il vero: Dovevo esigere lo scontrino.
    amate i vostri nemici

  4. #34
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Anche Pazza e Lady dicono il vero: Dovevo esigere lo scontrino.
    Queste sono forzature della legge. Ora viviamo in un periodo particolare e, di regola, gli affari sono magri per tutti i commercianti. Anche perché i redditi di quasi tutti hanno subito delle decurtazioni e quindi i consumi debbono necessariamente diminuire per chi non ha risparmi di una certa consistenza.
    In tempi normali dovrebbero essere i negozianti che lavorano a sufficienza a emettere gli scontrini. Quella della richiesta obbligatoria dei consumatori è una forzatura della legge.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  5. #35
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Qui non c'è niente che un cinquantenne possa fare... anche investendo quei pochi denari da parte che ho. E a dire il vero, io a parte sapermi prendere cura delle persone, risolvendo problematiche burocratiche o tecniche-organizzative, grazie anche all'esperienza maturata... altro non saprei fare.
    Almeno, credo.
    Consulenza alle piccole imprese , inizia a farlo come passatempo o per arrotondare lo stipendio e poi valuti se continuare o far delle migliorie , pubblicizzati nei social e nella rete , io ho dovuto cancellarmi per le numerose richieste perchè la rete arriva ovunque e nei luoghi più impensabili

    la rete è un vantaggio enorme e ancora poco sfruttata perchè siamo ancora legati ai vecchi sistemi di informazione , da casa tua puoi lavorare nel tempo libero e raggiungere qualsiasi obbiettivo

  6. #36
    L'avatar di dietrologo
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    ti racconto questa cosa e poi la smetto , ti dico anche il nome e puoi verificare , un amico di vecchia data un certo Ivo Milan abbigliamento per signora con un negozio in centro Padova ha sofferto come tutti la concorrenza dei prezzi merce porcheria ,con i costi che aumentano i guadagni che calano cosa fare ?
    Da solo si è costruito una pagina catalogo online , lui ha merce di qualità e non stracci ... ha incominciato a studiare i motori di ricerca internet e ha inserito il suo catalogo , ha preso accordi per le consegne con corrieri e dopo un periodo di sofferenza e un passo dal fallimento l'ho ritrovato sereno e mi ha raccontato le cose come vanno ora .
    Non ha più gente nel negozio come un tempo ma vende i suoi prodotti a signore dell'Australia del Canada in e in tutte le parti del mondo perché il made in Italy è già uno sponsor , addirittura uno sceicco con la tenda impiantata nel deserto ha richiesto per le sue 4 mogli abbigliamento signorile italiano e dopo reminiscence da parte del corriere si è accordato con UPS una consegna lampo entro la settimana , cioè un camioncino parte si fa chilometri tre le dune e consegna ...mi ha fatto sorridere ma mi dice che è un cliente che paga in anticipo e non bada a spese.

    Ora dovresti studiare aziende in difficoltà e farle riemergere ..magari vendendo i loro prodotti tramite catene di distribuzione tipo Amazon

  7. #37
    Si, in effetti sarei interessato a qualcosa del genere... il web è una risorsa e ti permette di essere visibile ovunque. Bravo il tuo amico.
    Bambol utente of the decade

  8. #38
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ora, se noi, per ipotesi estrema, avessimo il 100% di lavoro autonomo e niente tasse, con una maggioranza di gente che riesce a sopravvivere, poi questi la pensione se la devono comunque decurtare dalle entrate; la scuola pure, e idem la sanità; noi, col negozio, pagavamo imposte e tributi, un delirio con la burocrazia, i bollini siae, l'IVA che non potevamo recuperare, acquistando da privati con autofatturazione; non le tasse, perché, detratti i costi, si stava appena oltre la soglia imponibile; ma era un'attività eccentrica;
    se gli esercizi ordinari galleggiano tutti così - ed è quasi la norma - il sistema non regge; in qualche caso arriva lo chef e per un po' ti salva le chiappe; ma la sostanza è che dovresti soccombere come imprenditore, non come persona - perché non sei bravo abbastanza, anche se è una verità che fa male; oppure darti una gran smossa;
    il piccolo imprenditore è una figura simpatic e romantica; m in qualsiasi manuale di economia è spiegato bene che piccolo non è quasi mai bello, perché è inefficiente in termini di economie di scala, capitalizzazione e capacità di investire, perciò ha un futuro gramo, e mette in crisi il sistema, che poi diventa vampiro dove trova;

    salvo che gli abbienti in Italia ci sono, e hanno imbertato bei patrimoni, anche evadendo; io vivo in 60 mq, e pagavo 120 euro l'anno di ICI - 240 meno la detrazione prima casa; ma è assurdo che gente con attici e appartamenti di pregio, patrimoni notevoli, possa svicolare una tassa che potrebbe pagare perché è "prima casa"; eppure, l'idea è piaciuta; poi mancano i soldi e i servizi, crollano i ponti...
    Avere il 100% di lavoro autonomo e in più senza tasse a parte che non è fattibile ma non è neanche auspicabile, appunto non tutti hanno le capacità e le possibilità imprenditoriali.
    Riguardo ai furbi, c'è sempre qualcuno di più "furbo", il povero povero che tenta di campare e qualcuno di più furbo che si finge povero e che riesce ad evadere, che poi in Italia abbiamo anche proprio una mentalità radicata tendente sempre a giustificare per un qualche motivo l'evasore, il ladro ecc.... ora non è che se io vado a rubare generi alimentari al supermercato perchè non ho soldi, muoio di fame, non sia un reato, si trasformi in necessità, sopravvivenza,per legge resta un reato, poi mi daranno le attenuanti, il proprietario del negozio chiuderà un occhio, mi regaleranno quello che ho portato via, ma ciò non toglie che il furto è un reato.
    Riguardo all'Imu ex Ici, non trovo giusto che si debba pagare tutti sulla prima casa, magari modesta, solo perchè così sono costretti a pagarla anche i possessori di superattico, questi troverebbero comunque delle scappatoie.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  9. #39
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    certo , e quest'ultimi non sono certo gli emettitori di scontrini fiscali ...in un momento disastroso simile che è già molto se riescono alzare la saracinesca andare a caccia di scontrini significa essere posseduti da demoni
    In questa situazione particolare non lo so, se conosco che il commerciante o artigiano e so che è in seria difficoltà, se non emette lo scontrino non lo chiedo ma se mi rilascia ricevuta regolare, come ha sempre fatto la mia parrucchiera e continua a fare, la prendo.
    Non ho mai chiesto sconti sul servizio dei capelli e ha sempre(almeno a me) segnato tutto ed ho pagato quanto chiesto, quando invece anni e anni fa altre professioniste mi scontavano qualcosa e mi segnavano il minimo, solo piega e shampoo per dire, e poi lo sconto in breve tempo se lo ripigliavano aumentando il prezzo delle prestazioni, allora grazie anche no, mi sta bene pagare il dovuto e la ricevuta corretta e da questa mai mi ha proposto sconti e ricevuta fasulla.
    Tanti professionisti fanno così, ma non diventano ugualmente ricchi, quelli che ci guadagnano di più nella professione privata, evadendo, sono medici, avvocati, notai, ecco che adesso se voglio detrarre il lavoro del dentista che lavora in privato, devo fare un pagamento tracciabile, be' io preferivo ugualmente il contante e ricevuta regolare ma vabbè ci si abitua.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  10. #40
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    In questa situazione particolare non lo so, se conosco che il commerciante o artigiano e so che è in seria difficoltà, se non emette lo scontrino non lo chiedo ma se mi rilascia ricevuta regolare, come ha sempre fatto la mia parrucchiera e continua a fare, la prendo.
    Non ho mai chiesto sconti sul servizio dei capelli e ha sempre(almeno a me) segnato tutto ed ho pagato quanto chiesto, quando invece anni e anni fa altre professioniste mi scontavano qualcosa e mi segnavano il minimo, solo piega e shampoo per dire, e poi lo sconto in breve tempo se lo ripigliavano aumentando il prezzo delle prestazioni, allora grazie anche no, mi sta bene pagare il dovuto e la ricevuta corretta e da questa mai mi ha proposto sconti e ricevuta fasulla.
    Tanti professionisti fanno così, ma non diventano ugualmente ricchi, quelli che ci guadagnano di più nella professione privata, evadendo, sono medici, avvocati, notai, ecco che adesso se voglio detrarre il lavoro del dentista che lavora in privato, devo fare un pagamento tracciabile, be' io preferivo ugualmente il contante e ricevuta regolare ma vabbè ci si abitua.
    sai...se incominciassimo a vedere i soldi tassati ben spesi potrei passare dalla parte del felice contribuente

  11. #41
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    Avere il 100% di lavoro autonomo e in più senza tasse a parte che non è fattibile ma non è neanche auspicabile, appunto non tutti hanno le capacità e le possibilità imprenditoriali.
    era solo un'ipotesi estrema, per mostrare che comunque poi i servizi - scuola, sanità, pubblica sicurezza, nettezza urbana - devono essere pagati privatamente, quindi quello che ti sembrava un livello accettabile di reddito, in realtà non è, se qualcuno che guadagna di più non paga le tasse;
    se in Italia c'è il 95% di piccole imprese e tutte piangono miseria - vero o falso che sia - qualcosa non va;

    Riguardo all'Imu ex Ici, non trovo giusto che si debba pagare tutti sulla prima casa, magari modesta, solo perchè così sono costretti a pagarla anche i possessori di superattico, questi troverebbero comunque delle scappatoie.
    sulle scappatoie, dipende da quante gliene lasci;
    ma abolire le tasse sul patrimonio immobiliare è evidentemente una misura flat, che esime da quel pagamento chi proporzionalmente ha di più; può essere una scelta, ma va intesa come tale, perché poi ha sempre un rovescio della medaglia sulla spesa pubblica:
    se io dico: aboliamo l'imposta sulla prima casa: tu risparmi 200 euro; il proprietario dell'attico in p.ta Venezia ne risparmia 6mila; lo stato incassa 6200 euro in meno; poi dovrà tagliare sulla sanità;
    quando dovrai fare un esame urgente, dovrai andare dal privato e quei 200 euro si riveleranno un pessimo affare, ma ottimo per l'agiato che ne ha risparmiati 6mila e che tanto comunque può rivolgersi al privato;

    negli USA funziona così, infatti i risultati si vedono; se sei povero, e pure paghi un assicurazione, le prestazioni sono scadenti e difficilmente campi oltre gli 80; questo lo diceva Edward Luttwak, un falco liberista, non un socialista, appena qualche settimana fa in tv.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #42
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    era solo un'ipotesi estrema, per mostrare che comunque poi i servizi - scuola, sanità, pubblica sicurezza, nettezza urbana - devono essere pagati privatamente, quindi quello che ti sembrava un livello accettabile di reddito, in realtà non è, se qualcuno che guadagna di più non paga le tasse;
    se in Italia c'è il 95% di piccole imprese e tutte piangono miseria - vero o falso che sia - qualcosa non va;


    sulle scappatoie, dipende da quante gliene lasci;
    ma abolire le tasse sul patrimonio immobiliare è evidentemente una misura flat, che esime da quel pagamento chi proporzionalmente ha di più; può essere una scelta, ma va intesa come tale, perché poi ha sempre un rovescio della medaglia sulla spesa pubblica:
    se io dico: aboliamo l'imposta sulla prima casa: tu risparmi 200 euro; il proprietario dell'attico in p.ta Venezia ne risparmia 6mila; lo stato incassa 6200 euro in meno; poi dovrà tagliare sulla sanità;
    quando dovrai fare un esame urgente, dovrai andare dal privato e quei 200 euro si riveleranno un pessimo affare, ma ottimo per l'agiato che ne ha risparmiati 6mila e che tanto comunque può rivolgersi al privato;

    negli USA funziona così, infatti i risultati si vedono; se sei povero, e pure paghi un assicurazione, le prestazioni sono scadenti e difficilmente campi oltre gli 80; questo lo diceva Edward Luttwak, un falco liberista, non un socialista, appena qualche settimana fa in tv.
    Sarà ma dubito che se tutti pagassero l'IMU sulla prima casa la sanità andrebbe meglio, in caso di urgenza per una visita comunque dovrei cacciare soldi per il privato, altrimenti campa cavallo, è così anche quando pagavo l'ICI sulla prima casa. L'idea che chi ha soldi si cura meglio non me la leva nessuno anche se tutto sommato la nostra sanità è migliore di tanti altri paesi nonostante qualche critica riguardo alla regione Lombardia che ultimamente punta sul privato con tagli nel pubblico.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  13. #43
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Il discorso della prima casa va inserito in un modello di famiglia; che poi qualcuno ci guadagni non credo sia influente perché la maggior parte dei proprietari gioisce perché l'investimento in mattoni ha sempre rappresentato libertà a non dipendere, fino a rappresentare una vita onorevole. In fondo è il frutto di una vita di lavoro se non tuo dei tuoi cari.
    Si può dire che l'esenzione delle tasse immobiliari sulla 1° casa ha rappresentato per il legislatore un atto di giustizia riguardo ai beni di sussistenza che sono cibo, casa e, conseguentemente, lavoro di soddisfazione per potersi assicurare questi beni inalienabili, quindi non soggetti alla speculazione finanziaria.
    Non puoi paragonare i 600 euro in tasca in più per chi i 600 euro rappresentano un certo valore con i soldi risparmiati da chi i soldi li ha, che cosa vuoi che siano 6.000 euro, se lo stato riesce a scucirglieli in altro modo, modi dai quali nessuno è immune.
    Cioè proporzionalmente paga più tasse, se ha una macchina di lusso paga più benzina e più assicurazione, se ha una seconda casa paga di più, e così via.
    Ultima modifica di crepuscolo; 10-06-2020 alle 16:20

  14. #44
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    sai...se incominciassimo a vedere i soldi tassati ben spesi potrei passare dalla parte del felice contribuente
    No, non è questo il punto, Mik: LadyHawke ha ragione, siamo tutti mancanti riguardo a questo Comandamento: Rubare non è solamente un reato, come ha detto lei. E' anche (e soprattutto) un Peccato. Poi ognuno tende a giustificarlo come vuole, dalla sua prospettiva. Ma se Dio (più che lo Stato) ci dice "Non rubare" è per il nostro Bene. Non per limitarci.
    amate i vostri nemici

  15. #45
    L'avatar di dietrologo
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    bene bravo , però se sei mancante tu non posso esserlo anch'io perché io non ho mai rubato

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