"Ci sono Io e questa è la Vita!"
Si, Rdc. E se Lo mettiamo al centro della nostra esistenza, compiamo lo Shemà .
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
(Deut 6)
amate i vostri nemici
@ esterno.
Ma davvero vuoi misurare Dio dal numero di lenticchie nel piatto che Giacobbe offrì ad Esaú o mandando una spedizione sul monte Sinai a cercare le impronte dei sandali di Mosè?
Se qualcuno oggi scrivesse che Dio é l'Hardware e il Software dell'universo, verrai a dirci che in trent'anni di missione Hubble non é stato avvistato nessun circuito elettronico che confermi questa affermazione?
Un po' di serietà , per favore.
Di Dio possiamo fare solo discorsi approssimativi usando il linguaggio e le metafore di cui siamo capaci e tremila anni fa si scrisse quello che allora era possibile, attingendo in ciò che era conosciuto.
Te lo immagini Mosè che nel deserto spiega al popolo ebreo il secondo principio della termodinamica per arrivare ad enunciare un Ordine Universale Immanente?
Con tutto il rispetto, se domani il nostro amico Cono postasse un Selfie con l'Arcangelo Gabriele, si aprirebbe una discussione
a) sulla autenticità della foto;
b) perchè proprio Cono;
c) siamo sicuri che sia Gabriele;
d) non dimostra niente;
e) e quindi?;
f) perchè gli angeli sono maschi e non femmine;
g) ...
Aut hic aut nullubi
Uomini di poca fede! Ecco qui filmata l'Unica, Vera, Grande Verità storica! Con un grazie a Cecile de Mille...
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità ,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
Peccato che nella nostra epoca non ci siano più "miti"simili a quelli di Mosè che possano dare direttive solide e che possano essere trasmesse ai posteri.
Penso che tra centinaia di anni il "mito" di Mosè ci sarà ancora mentre le nostre chiacchiere,fake news e valori umani deprivati saranno dimenticati o derisi.
In effetti del "mito" di Mosè l'uomo ha bisogno e lo dimostra il suo permanere nei secoli e l'adesione di molti popoli.Gli studi antropologici ci fanno capire che la vita di molti popoli che a noi sembrano primitivi e poco evoluti e che si basa su vari miti ha lo stesso valore della vita dell'uomo moderno che si illude di aver raggiunto il progresso e la consapevolezza storica mentre respira veleni,mangia cibo non sano e vive il caos di una vita programmata e tesa al guadagno e al consumismo.Anche se la Bibbia contiene racconti non verificabili storicamente il valore di certi contenuti la immettono nella storia umana.
Quindi dopo il patto tradito, seppur in nome di Dio, l'iniziativa per il mantenimento della creazione attraverso il rispetto dei comandamenti, passa nelle mani dell'uomo, in quel momento è il profeta che fa capire quali errori siano stati commessi dai governanti, fatti propri anche da parte del popolo.
Israele si ridimensiona e il Dio nazional invincibil assurge a Dio universale; non c'è più il monopolio di un Dio nazionale che ha scelto quel popolo tra tanti e quindi il popolo può stare in panciolle perché è una scelta di Dio, ma invece questa metà del patto stipulato bisogna meritarsela, magari stando più accorti e facendo buone alleanza non invise ai potenti.
Quindi di fronte a Dio il popolo non ha mantenuto il patto, ha peccato ed è stato punito ( probabile idea sorta a posteriori per accontentare tutti, colpevoli o no); a questo punto mi viene in mente come questo continuo cambiamento di opinioni sulla divinità sia la conseguenza di un'armonizzazione di Dio che dura tutt'ora.
Esterno, Dio non dovrebbe sbagliare quindi se le cose non vanno chi sbaglia è certamente l'uomo, no?
Quindi questo continuo riadattamento sostituendo idee obsolete di Dio con idee nuove smitizzate ed omnicomprensive, non ti sembra un gettare la spugna sulle passate idee ormai poco consone per paura di essere sbattuti al tappeto?
Ultima modifica di crepuscolo; 17-06-2020 alle 19:39
Cosa vuoi che siano 3000/5000/10.000 anni di storia ??
Tutto si evolve, tutto si trasforma, tutto è transitorio, Tutto è impermanente...
cosi' come le religioni (come la tua che ha "conquistato il mondo) che parevano "eterne" _
si sono sciolte nel corso del tempo (vedi quella egizia _ durata quasi 3000 anni ..) -
La Verita' è che Non c'è niente di assoluto nel mondo.. proprio perchè Tutto è:
- relativo, Condizionato e Imper-manente e che non c'è Nulla di eterno e/o assoluto !!
Che poi per te.. sei convintissimo che la tua santa ekklesia... sara' "eterna" _ siamo tutti felici e contenti.......
Un discorso da cui traspare una profonda ignoranza.
I "miti" sono creati dagli uomini e descrivono delle fasi storiche. E vengono creati proprio per definire una nuova fase storica.
Ogni epoca ha i suoi miti.
Il "mito" di Mosè-Gesù (Gesù inteso come il nuovo Mosè) ha segnato l'europa e l'occidente per circa 1000 anni: dall'editto di Costantino (che ha cancellato il "mito" dell'imperatore-dio e degli dèi dell'Olimpo e lo ha sostituito col "mito" di Mosè-Gesù) fino al Rinascimento.
Oggi noi viviamo nell'epoca del "mito" del Rinascimento. Il mito del Rinasciemento mette al centro l'homo. L'homo come artefice del proprio destino e come "misura di tutte le cose".
Il processo di evoluzione e trasformazione culturale, nei secoli, è lento, quasi impercettibile. I "miti" non nascono ogni cento anni. Un mito può segnare la storia dell'umanità per secoli.
Ora noi viviamo nel segno del "mito" del Rinascimento. Ci siamo dentro da 500anni circa e durerà ancora per altri secoli.
E non si può tornare indietro. Si può andare solo avanti.
Se uno non capisce questo, non capisce nulla della storia dell'umanità .
Che dire di quelli che rimangono ancorati a vecchi miti? Si può solo dire che non capiscono l'umanità e non sanno cosa sia l'homo.
Credere, ancora oggi, al mito di Mosè-Gesù è un po' come credere, ancora oggi, all'imperatore-dio e agli dèi dell'Olimpo. Cioè è una cosa infantile.
L'umanità evolve, la cultura evolve e i "miti" evolvono seguendo l'evoluzione dell'umanità .
E' l'homo che crea il mito.
Ma c'è ancora chi pensa che sia il mito a creare l'homo. Questi sono quelli che non hanno capito nulla dell'umanità e vivono costantemente ancorati a un passato che non esiste più.
Ultima modifica di xmanx; 18-06-2020 alle 11:15
Lo stagista.
Apprendista stregone.
Gesù Cristo non ha mai detto le cose che dici.
Il Gesù Cristo presentato da Paolo e dai vangeli è un "mito" creato da Paolo e dagli autori di quei testi.
Il Gesù storico NON HA MAI DETTO le cose che sono scritte nei vangeli. Le cose scritte nei vangeli sono creazioni umane, cioè "miti", creati a partire dalla vicenda storica di Gesù.
Tu questo non lo vuoi accettare perchè, in fondo, non sei MAI diventato adulto. Ti piace credere a Babbo natale e cerchi di convincere il prossimo che Babbo natale esiste. E non ti rendi conto che le persone adulte ti osservano e sorridono...come si fa davanti a un bambino che aspetta Babbo natale.
Lo stagista.
Apprendista stregone.
Questo è il primo "mito" contenuto nella Bibbia per spiegare l'esistenza del male e delle sventure patite da Israele: il male è la conseguenza del peccato del popolo che disubbidisce a dio.
Tra l'altro questo "mito" ha origini antichissime. Fin dagli albori dell'umanità , l'homo ha considerato il male e le sventure come "l'ira degli dèi". Gli dèi si erano arrabbiati e l'effetto erano le sciagure. Quindi occorreva ingraziarsi il favore degli dèi con i sacrifici ed era fondamentale "non far arrabbiare gli dèi".
Quindi, il primo "mito" contenuto nella Bibbia altro non è che una trasposizione in ambito monoteista dell'identico mito che già era presente nelle antiche civiltà politeiste del mediterraneo.
Il secondo "mito" contenuto nella Bibbia per spiegare l'esistenza del male e delle sventure patite dal popolo è conosciuto col nome di Apocalitticismo.
Secondo questo "mito", il male non era una punzione di dio come conseguenza del peccato. Secondo questo "mito", il male era opera di satana e la Terra era il luogo dello scontro tra le forze del male (satana) e dio. A satana, dio aveva concesso un periodo in cui avrebbe potuto comandare il mondo. Satana seduceva l'homo e lo portava dalla sua parte e i regni umani (babilonesi, romani etc) erano i regni dei figli di satana. Ma sarebbe arrivato un giorno (la fine del mondo col giudizio universale) in cui dio avrebbe scatenato una guerra finale contro satana, avrebbe sconfitto satana e il male, avrebbe distrutto il mondo con i suoi regni e avrebbe creato un nuovo regno in un nuovo mondo purificato e avrebbe messo a capo del suo regno "il figlio dell'uomo" (vedi libro del profeta Daniele).
Questo è il "mito" costruito attorno alla figura del Gesù storico. O, per meglio dire, la vicenda del Gesù storico è stata riletta e rielaborata dagli autori dei testi (in primis Paolo) e inserita in - o rivestita da - questo "mito" e il Gesù storico è stato identificato, dagli autori, con il "figlio dell'uomo" ideato da Daniele. Dialoghi, situazioni ed eventi raccontati nei vangeli prendono spunto da fatti storici, ma questi fatti storici sono stati rivisitati dagli autori e modificati (e spessissimo inventati di sana pianta...come anche i dialoghi) per presentare un Gesù aderente alla visione apocalitticista.
Ultima modifica di xmanx; 18-06-2020 alle 12:45
Lo stagista.
Apprendista stregone.
Gesù non ha alcuna visione apocalitticista dello svolgimento del mondo, egli desidera la conversione ma ancor più ed in maniera immediata, non a posteriori od in un mondo a seguire come tu gli fai pensare, xmanx, ma subito, egli pretende la fede nel Vangelo.
Il nome Vangelo appartiene al linguaggio cristiano e suppone che l'oggetto della predicazione sia già lui stesso, la sua persona e la sua venuta.