carissimo turbo. capisco benissimo che ogni riferimento che possa in qualche modo avere "attinenza" con il mio personale "vissuto" è puramente "casuale". ma ad ogni modo mi sento come dire "chiamato" in causa. e quindi sento l'esigenza di dire la mia. sui farmaci, se non vai da un catecumeno ma da un vero "psichiatra", allora quello ti prescrive "immancabilmente" il tipo di farmaci che sono più "adatti" a curare la "tua" personale problematica. cioè a dire che, nella gran parte dei casi, i farmaci più "utili" e "curativi", sono somministrati "gratis" o quasi, dallo stato e quindi non c'è problema di sorta. cioè lo stato non ha interesse a "lucrare" sul tuo diritto alla "salute", e neanche lo psichiatra, il quale è peraltro vincolato a non eccedere nel "fissare il compenso". questo per i privati. se poi vai un attimo al pertini, ecco lì non devi neanche pagare il "medico". lo paga lo stato. il quale sei "tu", ma anche tutti "gli altri".
va benissimo. ecco, quello che ancora non si riesce a realizzare è "ottenere" dei farmaci che abbiano un effetto "calibrato" sulla fisiologia del "paziente". per fare questo ovviamente la "statistica" serve a poco. quello che però si potrebbe fare sarebbe un attimo "censire" la popolazione secondo la personale "fisiologia" di tutti coloro che presentano gli stessi "sintomi". ripeto: per fare questo non servono a niente i test "alla cieca", le proiezioni statistiche, le "generalizzazioni", ecc. serve un procedimento di "deduzione" delle caratteristiche "personali" del paziente in questione e quindi "serve" sapere che tra i pazienti esistono "categorie" per le quali un farmaco che fa "bene" ad alcuni può far male "ad altri". non a caso a detroit, che ripeto, "non a caso", si trova nell' illinois, il quale pure è così "vituperato" in questo luogo, dico a detroit ci vanno i membri eccelsi del nostro "star system" nazionale, per farsi curare. ci sarà un motivo?
si. all'epoca i "comunisti" morivano "meno", diciamo...