Ma spesso la finzione è reciproca ed è colposa, non dolosa: ci si innamora, si prova attrazione fisica, viene naturale cercare di piacere all'altro, ti piace vederlo contento, ti gratifica. Non parliamo quando si è molto giovani e inesperti... Faccio un esempio preso da un soggetto a caso, NahuiIo e marito veniamo da ambienti diversi, ci siamo conosciuti da ragazzini, lui smontava motorini e studiava poco, io studiosissima, famiglia matta. Ognuno dei due è cambiato per fare piacere all'altro, ci siamo mossi in sincrono abbreviando le distanze: lui si è messo a studiare e si è iscritto all'università, mentre pochi anni prima voleva frequentare un professionale, io ci tenevo molto a differenziarmi da Madre, adottando un atteggiamento fortemente tradizionale, perché capivo che questa cosa lo attirava e rassicurava. Poi ad un certo punto questa "finzione" virtuosa è saltata: lui ha mollato il lavoro dei MIEI
sogni ed io ho smesso di essere una bella copia di sua madre, a puntare i piedi per maggiore autonomia, a tirare fuori l'anticonformismo genetico
Non è colpa di nessuno, ma ognuno di noi si rende conto di essersi tradito per amore dell'altro.