Tutto trae origine dalla nostra "natura". E la nostra natura è una "doppia natura".
- Abbiamo una "natura superiore", cioè le nostre specifiche qualità di homo sapiens che NON esistono in nessuna altra specie animale.
- E abbiamo una "natura inferiore", cioè le nostre qualità che abbiamo ereditato dalle specie animali che ci hanno preceduto nella scala evolutiva.
A questo proposito, questo è ciò che dice un famoso psicologo-psichiatra parlando della "rabbia".
Il centro della rabbia negli esseri umani funziona esattamente come nelle altre creature (è una "memoria evolutiva" che noi abbiamo ereditato dagli animali che ci hanno preceduto nella evoluzione). Si tratta essenzialmente di un meccanismo territoriale e scatta quando un'altra creatura invade il nostro territorio. Non siamo diversi dal cane o dalla scimmia che litiga con un altro cane o con un'altra scimmia che s'insinua nel suo territorio, tranne che per il fatto che per noi umani la definizione di "territorio" è molto più complessa.
Non solo abbiamo un territorio geografico e ci arrabbiamo quando una persona non invitata entra nella nostra proprietà e inizia a raccogliere i nostri fiori, ma ne abbiamo anche uno psicologico e ci arrabbiamo quando veniamo calpestati psicologicamente...cioè traditi, umiliati, sfruttati.
Possediamo anche un territorio ideologico, e tendiamo ad arrabbiarci anche quando vengono criticate le nostre convinzioni, le nostre idee, le nostre "fedi".
La "rabbia" quindi appartiene alla nostra "natura inferiore", come anche il "sesso" (o "desiderio sessuale" o "accoppiamento").
Ma anche il concetto di "territorio geografico" appartiene alla nostra "natura inferiore".
"Territorio psicologico" e "territorio ideologico", invece, appartengono alla nostra "natura superiore".
A sua volta il "territorio psicologico" racchiude tre concetti:
- territorio dell'individualità: il concepirci come individui con le nostre peculiarità e con la nostra dignità, con i nostri pensieri, creatività, segreti, gusti, desideri, sogni, aspettative, progetti, idee.
- territorio affettivo: cioè i soggetti con cui instauriamo dei legami affettivi forti e stretti e di cui ci prendiamo cura (i nostri figli, i nostri genitori e parenti, i nostri gatti o cani...ma anche la nostra casa e le nostre cose...ma anche le foche, le balene o le tartarughe...o la nostra classe di studenti..o persone adottate in vario modo).
- territorio dell'intimità amorosa (questo è ciò che chiamiamo innamoramento e amore, cioè quel legame forte e stretto, intimo a livello psicologico ed emotivo, esclusivo e a cui sono strettamente legati il sesso e la procreazione).
Questi 3 territori appartengono alla nostra "natura superiore", al nostro "territorio psicologico".
E non si può paragonare la monogamia che troviamo in alcune specie animali col "territorio dell'intimità amorosa" che è specifico dell'homo e appartiene alla "natura superiore" dell'homo.
Perchè non sono paragonabili?
Perchè la monogamia - come anche la poligamia - che troviamo in alcune specie animali è funzionale SOLO alla riproduzione e alla cura della prole. Mentre il "territorio dell'intimità amorosa" che troviamo SOLO nell'homo e che appartiene SOLO alla "natura superiore" dell'homo coinvolge anche il "territorio dell'individualità" (le due individualità si aprono, si rivelano, si fondono e condividono l'intimità delle proprie individualità) che gli animali NON hanno.
Ora...è del tutto ovvio che il "matrimonio" è una espressione culturale e NON appartiene alla natura umana. Ma il "matrimonio" è l'espressione culturale del "territorio dell'intimità amorosa". Cioè, il "matrimonio" è l'espressione - o la manifestazione - culturale di un aspetto che appartiene alla natura umana e cioè il suo "territorio dell'intimità amorosa".
L'homo vive un aspetto della propria "natura superiore", cioè il "territorio dell'intimità amorosa". E il vivere questo aspetto della propria natura si concretizza come espressione culturale nel "matrimonio" in tutte le sue varianti culturali.
Quindi, alla base della manifestazione culturale che chiamiamo "matrimonio" c'è il vivere un aspetto che appartiene alla nostra natura. La manifestazione culturale "matrimonio" dà una forma sociale a un aspetto che appartiene alla nostra natura.
"Natura superiore" e "natura inferiore" sono intrecciate. E l'homo vive costantemente nel dualismo - e nel conflitto - tra la sua "natura superiore" e la sua "natura inferiore". E' per questo motivo che il "sesso", che appartiene alla "natura inferiore", NON è esclusivamente legato al "territorio dell'intimità amorosa". Cioè, il "desiderio sessuale" segue la logica della "natura inferiore" dei mammiferi da cui discendiamo ed è tendenzialmente promiscuo e svincolato dal "territorio dell'intimità amorosa". Ed è per questo motivo che la nostra "natura superiore" percepisce le "scappatelle" come "tradimento", cioè come violazione del nostro "territorio psicologico". Per questo proviamo la "rabbia da tradimento".
Ammesso, e non concesso, che uno il "territorio psicologico" ce l'abbia integro e sano. Ci sono persone così devastate in cui il territorio psicologico è totalmente devastato e in cui primeggia esclusivamente la loro "natura inferiore".