Citazione Originariamente Scritto da Doppio Visualizza Messaggio
Non intendo giustificare certi comportamenti, ma nemmeno avvallare certi atteggiamenti forcaioli che additano i crimini senza fare distinzioni. Il tizio che si è messo in viaggio consapevole di una malattia infettiva con protocolli di sicurezza ampiamente definiti, ha effettivamente contravvenuto ai suoi obblighi legali, fin qui non ci piove, ma il rifiuto di collaborare con i sanitari non mi risulta sia un obbligo legale, c'è di mezzo solo una questione di coscienza e di correttezza: nella medesima situazione non prederei con leggerezza l'impatto che potrebbe avere sciorinare liberamente l'intera lista dei miei contatti degli ultimi x giorni, in alcuni casi potrei preferire essere io stesso a spiegare a questi la situazione, chiedendo loro di agire di conseguenza, nel rispetto e nella tutela anche della di loro privacy.
Ipotizzo, se tu fossi sposato/a e ti fossi concesso/a una scappatella con qualcuno che ha poi manifestato dei sintomi, in nome della salute pubblica riterresti giusto dover essere obbligatoriamente esposto/a o preferiresti se quest'ultimo ti contattasse mettendoti nella condizione di presentarti spontaneamente per i controlli del caso senza dover divulgare con chi è perché ti sei messo/a in contatto?
Sono d'accordo con te.
In più c'è un altro aspetto: i protocolli di controllo sui contatti.
Ci deve essere un protocollo chiaro per il monitoraggio dei contatti: tampone subito e poi ogni 5gg. Se sei negativo, dopo 15gg sei libero. Se sei positivo, tamponi ad oltranza ogni 5gg finchè non sei negativo.
Cosa succede, invece, oggi? Che, in quanto contatto di un soggetto malato, ti mettono in quarantena a casa tua...e poi si dimenticano di te. Passa una settimana, poi 15gg, poi 1 mese e nessuno si fa vedere. Ti segregano in casa e nemmeno sai se sei un postivo o un negativo. Questo è già successo n volte. Non so se in Veneto le cose stanno così...magari no. Ma cominciamo col dire che il protocollo da seguire sui contatti deve essere preciso e le asl che non lo seguono vanno in GALERA. Servono un milione di paramedici per fare questo? Bene. Si assumano un milione di paramedici.
La realtà, purtroppo, è che se oggi hai la sfiga di essere un "contatto" (magari hai partecipato a una festa dove c'era un contagiato) ti sbattono in isolamento a casa tua e poi si dimenticano di te e ti lasciano al tuo destino. E' per questo che la gente, spesso, evita di dire di essere un contatto...perchè poi tutto ricade su di te e te la devi smazzare da solo. Telefoni...telefoni e non risponde nessuno. E intanto tu sei segregato a casa in isolamento e non sai che cazzo fare e quando finisce l'incubo.