Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
facciamo pure 46

la questione è che la moda deve necessariamente perseguire l'esclusività; siccome si tratta di un fenomeno di massa, fatta eccezione per segmenti di élite siderali per fascia di prezzo, tutto è comprabile, e perciò nulla manifesta davvero uno status;

alla fine degli anni '80 questa cosa è diventata palese, ed è diventato palese pure il culto del corpo, a livello di massa, mentre prima si trattava di una circostanza transitoria per élites, belle e sane, sportive perché agiate;
oggi, il fissato con la palestra comunica inequivocabilmente subalternità sociale, è un poveraccio; il tempo dell'agiato vale troppi soldi e impegni gratificanti, di potere, per perderlo coi pesi; e il tempo libero non si passa certo a faticare;

la moda, perciò, ha interpretato questa asticella più alta, per cui, assieme all'abito, costume, ecc... viene venduto l'obbligo alla competizione sulla forma fisica, che promette ai ceti meno agiati la possibilità di rivincita: vedi, quella è ricca, ma non si può permettere quella 40; io, che mi faccio un culo tanto in palestra, sì !

il corpo, poi, deve comunicare status anche in termini di disinibizione sessuale, che è il tratto con cui i ceti bassi percepiscono i loro referenti desiderabili, di solito personaggi dello spettacolo;
io vedo una gran quantità di cassiere e cassieri del super apparecchiati come pornodivi, anche in modo quasi inconsapevole;

probabilmente, la frontiera del corpo è incomprimibile a livello di massa; questa cosa del "fisico normale" è un'idea d'élite, nel senso che l'agiato/a può sfoggiare imperfezioni e normalità accanto a simboli evidenti e inequivocabili del suo dominio, esclusivo;
tra un po', questa cosa sarà codice estetico di massa - già lo è, in effetti - ma il sistema della moda, inteso come sistema di segni, deve comunque trovare delle linee di discrimine per vendersi come indicatore sociale;
altrimenti, non si potrebbe vendere a 300 euro un capo che ne costa in produzione al più 15.
Quello è anche vero, ma i consumatori sono comunque taglie nella media. Fai pure dalla 42 alle 46. In ogni caso la donna media non ha idea di come gli starebbero quei costumi, perché li vede addosso a una 38 o a una 48, per dire.