Originariamente Scritto da
crepuscolo
In poche parole stai dicendo che tutti abbiamo una visione della realtà, e che tutte le visioni sono comprese nella realtà vera, se ho ben capito.
Inoltre parlando di trascendenza credo sia utile introdurre il concetto di Dio che coniughi le verità relative come il tempo relativo; mi viene in mente a tal proposito pensare ad un Dio eterno, che però comporta due obiezioni: un Dio nel tempo è sottoposto al cambiamento, che cosa provoca il cambiamento?
Se Dio è la causa di tutto ciò che esiste è ragionevole affermare che la causa ultima cambia anch'essa.
Inoltre supposto che il tempo è elastico e può dilatarsi o contrarsi nel rispetto di precise leggi matematiche che si fondano sul comportamento della materia . Inoltre il tempo è strettamente legato allo spazio, e spazio e tempo insieme esprimono l'attività del campo gravitazionale. Insomma il tempo è coinvolto in tutti i particolari dei processi fisici proprio come la materia e pertanto non può essere una qualità divina: lo si può deformare fisicamente anche mediante manipolazione umana.
Un Dio calato nel tempo, dunque, è in un certo senso coinvolto ed intrappolato nel funzionamento dell'universo fisico. Del resto è probabile che il tempo cessi addirittura di esistere in un remoto futuro; in tal caso la posizione di Dio si rivelerebbe oltremodo insicura. E' chiaro che Dio non può essere onnipotente se è sottoposto alla fisica del tempo, né lo si può ritenere il creatore dell'universo se non ha creato anche il tempo. Ma poiché, data l'esistenza dello spazio-tempo, tutto il resto, la comparsa della materia e dell'ordine dell'universo, può benissimo darsi spontaneamente, come risultato di attività del tutto naturali.
A questo punto, a mio avviso, resta l'altra accezione di eterno: senza tempo.
Il concetto di un Dio al di là del tempo risale ad Agostino che sostiene che Dio ha creato il tempo. Anche altri teologi cristiani sostengono questa posizione di Agostino.
Sant'Anselmo, ad esempio, così scrive: " Tu (Dio) esisti non ieri, oggi o domani, ma esisti del tutto al di fuori del tempo"
Anche questa idea però ha delle limitazioni, e cioè tale Dio non può essere un Dio personale, che pensa, dialoga, sente, desidera ecc. poiché si tratta di attività temporali, a meno che, è questa è una mia personalissima ipotesi non si fonda con Gesù, in un misterioso legame.
Se Dio conosce la posizione di ogni atomo oggi, è evidente che domani questa conoscenza sarà mutata. Affinché Egli conosca in modo atemporale è necessaria quindi una conoscenza di tutti gli eventi nel tempo.
Non so se ho divagato ma certi argomenti mi affascinano nel momento in cui possono dare un'identità al Dio in cui credo.