Originariamente Scritto da
axeUgene
non è un assurdo; il punto è che non te ne avvedi se non ragioni in modo logico e metodico; nel tuo caso è peculiare, visto che dovresti aver insegnato anche educazione civica; dunque:
il principio liberal-democratico postula l'uguaglianza nell'autodeterminare le priorità politiche, di indirizzo; le capacità riguardano altro; per esempio, il fatto che all'insegnamento sia stato abilitato tu, dopo una laurea, e non il macellaio sotto casa tua;
ma nel potere di indirizzo siamo tutti uguali;
io potrei essere un economista e ritenere che l'uscita dall'euro sarebbe una jattura, e chi la propone un incapace;
ma tu potresti pensarla diversamente ed essere in maggioranza;
ora, l'ideologia dei "capaci", competenti - la tecnocrazia - implica lo spossessamento del potere popolare di indirizzo e la dittatura di un'élite; l'idea che chi sceglie nel modo che io ritengo "da incapace", per questo stesso motivo, mia opinione, debba essere inibito dall'auto-determinazione delle proprie preferenze;
se ci pensi un istante, è la stessa mentalità di certa sinistra riguardo all'elettorato di Berlusconi:
idioti manipolati dalle televisioni, pertanto, una storia ricorrente, indegni, incapacitati, matti, da mettere nei manicomi, da bruciare sul rogo, razza inferiore da sottomettere; insomma, il solito presupposto anti-egualitario; la logica ricorre spesso in Cono, quando afferma la libertà dei sentimenti, ma poi nega e condanna l'auto-determinazione come egoista, se le scelte sono diverse da quello che vorrebbe;
questa è una cosa molto italiana e mediterranea, pre-politica; ci predispone al Fascismo, che infatti abbiamo inventato noi; chi la pensa diversamente non è in sé, è incapace, non ha sue ragioni, perciò la sua libertà va limitata, come quella di un tossico, o di un vero soggetto incapace;
la libertà è auto-determinazione, intangibile; altrimenti, non è, e implica che qualcun altro decida al posto tuo quello che ti deve piacere, come il tutore dell'incapace, del minore, ecc...
ma nemmeno per idea !
valore, merito ed esperienza sono alla base di tutto ciò che è carica permanente; l'insegnante, il direttore di ministero, il giudice, il medico...
ma l'attività di indirizzo politico riguarda i valori, non le capacità; se contasse la capacità, un governo degli ottimati, i valori espressi sarebbero automaticamente quelli di quella casta di ottimati, ovviamente incline a conservare il proprio potere e governare nel proprio interesse, contrario alla mobilità sociale; ottimo
per loro - e grazie arca
- ma non per gli altri.