appunto, questa cosa che affermi è un FALSO che ti è stato propinato e che ti sei bevuto, invertendo la dinamica dei fatti:
i casi si sono concentrati in Lombardia proprio perché - post hoc, propter hoc - il lockdown è stato nazionale, e i pochi casi esportati non hanno potuto diffondersi; quelle centinaia di studenti fuorisede che sono scappati al sud da Milano i giorni prima della chiusura, o altri operatori di transito, autotrasportatori, turisti, viaggiatori per lavoro, ecc... giunti a casa hanno incontrato la chiusura e, se positivi, non hanno potuto diffondere il virus;
per la facilità di diffusione di un virus come questo, a fronte di nessuna immunità, se si fossero chiuse solo la Lombardia, o l'Emilia, sarebbe bastata una manciata di positivi, magari in giro a Porta Portese o al mercato rionale, per replicare i numeri milanesi a Roma, Napoli, Bari, nel giro di una settimana;
e a quel punto sarebbero stati davvero caxxi amarissimi, perché per risparmiarti quei 3 mesi di rallentamento e crisi, avresti comunque impegnato tutto il sistema sanitario ed economico nei mesi successivi, e in contesti meno attrezzati di quello lombardo o emiliano;
è davvero incredibile come una persona come te, normalmente dotata di buon senso e intelligenza, rimuova questa semplice circostanza e immagini che l'apertura col virus in giro avrebbe implicato un andamento normale, a bocce ferme; coi positivi e asintomatici per strada, a Roma in una settimana si sarebbero registrati i numeri lombardi, per forza matematica di cose; ma, con 300 morti al giorno, chi caxxo pensi vada al ristorante o a prendere l'aperitivo, o solo la colazione al bar, o anche a lavorare, se non precettato ?
non ce l'avevo certamente con te, e ho precisato che siamo più o meno tutti coinvolti, se non direttamente, de relato;P.S. Veramente io in pensione, una pensione da fame, ci sono andato appena un anno prima della decorrenza normale per raggiunti limiti di età. Stavo malissimo e quasi dovevo essere portato in clinica psichiatrica.
il punto è che la politica - una politica seria - dovrebbe spiegare queste cose sgradevoli, ogni parte ai suoi, invece di rappresentare una realtà fittizia in cui è sempre colpa degli altri;
non per una questione di virtù morali; ma solo perché altrimenti la rappresentanza è inefficace, non ti consente di valutare ciò che i tuoi rappresentanti saranno davvero in grado di conseguire; e guarda che la cosa riguarda tutti i partiti, o quasi;
i 5S sono stati illusi col moralismo dell'anti-politica; ora, è ovvio che il MES farebbe comodo, ma quelli sono prigionieri della loro passata demagogia, come per il referendum; Salvini e Meloni hanno solleticato e illuso sul sovranismo, ma alla quasi totalità dell'elettorato di destra da Siena a Chiasso non passa nemmeno per l'anticamera del cervello di arrischiare avventure di quel tipo, visto che è gente di danèe, attenta al portafoglio e desiderosa di tranquillità;
a sinistra ragionano come preti, per identità religiosa: mammamia quanto è brutto Salvini, il demonio in persona ! e cercano un santo o un Giovanna d'Arco che tuteli la loro purezza; ma la politica è esattamente venire a patti con gli altri e parlare anche agli elettori degli altri, in modo franco e sulle questioni concrete, e spiegare ai propri elettori che su qualcosa bisogna cedere, e il tutto va fatto in modo trasparente;
un esempio bipartisan: in Sicilia mancano le strade, le ferrovie sono un incubo, manca l'acqua in certi periodi dell'anno; ma hanno 20mila dipendenti regionali, di cui 4mila dirigenti, pari a quelli di 15 altre regioni messe insieme;
una politica seria dovrebbe dire all'opinione pubblica siciliana che se si vogliono le strade e l'acqua è necessario mettere le mani su quella spesa e far funzionare il fisco locale, anche se la cosa tocca molti;con la demagogia che si ottiene ? niente; ti eleggono e poi puoi fare barricate; un sollievo sul momento, ma poi i problemi restano.







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