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si, vale sia per il pubblico che per il privato.
ok.

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La complicazione di cui parli deriva dalle "finestre di uscita". Che per il privato sono ogni 3 mesi (e cioè marzo, giugno, settembre e dicembre)...per il pubblico sono ogni 6 mesi (e cioè giugno e dicembre).
si. a quanto ho modo di ricordare, ad esempio la riforma maroni, era incentrata sull'ammontare della sola contribuzione, ovviamente in riferimento ad una adeguata età anagrafica. anche allora c'erano le finestre di "uscita", ma mi pare che tra età anagrafica e età contributiva ci fosse una sostanziale differenza con quota 100. mi pare che "arrotondare" così, senza aver fatto due conti, nel senso di capire se i soldi ci sono, non abbia molto senso. non ho seguito il discorso a livello informativo, a parte l'articolo che ti citavo, ma mi pare che, tra "riduzione dell'età pensionabile", perché di questo si parla in definitiva, e trattamento di fine rapporto, che a rigor di legge è ancora "previsto", mi pare che i conti tornino "poco". forse è questo il problema che impedisce di approvare questo tipo di provvedimento, anziché la "contrapposizione" tra nord e sud o tra europeisti e antieuropeisti.

Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
Che significa questo?
Che se tu maturi il diritto di andare in pensione con QUOTA100 a gennaio, se sei un privato devi aspettare marzo..se sei un pubblico devi aspettare giugno.
mi pare troppo facile. ripeto che non ho seguito il discorso a livello di media, però mi pare che voler fare quota 100 come ottant'anni fa si faceva quota "90", che ovviamente era tutt'altra cosa, cioè "arrotondare" un valore che deve essere quanto meno "calibrato" al millesimo per evitare scompensi di bilancio, non sia un qualcosa di molto "prudente".