Originariamente Scritto da
Pazza_di_Acerra
Ragazzi, mettiamo un po' d'ordine su Giuseppe Flavio. Il passo sull'"uomo giusto" delle Antichità giudaiche" è assente nella maggior parte dei manoscritti pervenutici. Non è citato da Origene (III sec.) che pure parla a profusione delle Antichità e si lamenta che che Flavio non accettava Gesù come Cristo, mentre Clemente di Alessandria notava che "Flavio non dice nulla delle cose meravigliose compiute dal Cristo". Poiché una versione molto più estesa è stata interpolata nella "Guerra giudaica" in maniera inconfutabile, viene da pensare che l'interpolazione vi sia stata anche nelle "Antichità". La testimonianza più antica del brano sull'uomo giusto è di Eusebio nel 323. Questi sono i fatti, poi ognuno può pensarla come meglio crede.
Che Gesù fosse uno zelota è molto probabile: basta leggere il vangelo. Già i nomi degli apostoli sono indicativi: Giuda Iscariota (il terrorista o il sicario), Simone lo Zelota (sic!), Giacomo e Giovanni "Boanerghes" (teste calde), Pietro "Bairona" (partigiano o latitante).
Durante l'ultima cena Gesù ordina "Chi non ha una spada, la compri", e infatti poco dopo vediamo Pietro che taglia l'orecchio al servo, sorprendentemente senza sollevare reazioni da parte delle guardie, forse perché la spada non l'aveva comprata solo lui. Ma l'esempio più evidente è la famosa spedizione al tempio: pensare che Gesù sia riuscito tutto solo a combinare tutti quei disastri e agire indisturbato nel luogo più sacro e presidiato di Gerusalemme è romantico ma ingenuo. Probabilmente si trattò di una spedizione "mordi e fuggi" del tutto caratteristica degli Zeloti all'epoca.
Che Gesù fosse visto come una minaccia all'ordine pubblico è esplicito nelle accusa che gli vengono mosse al processo. Quando Pilato gli chiede se fosse il re dei Giudei, lui risponde "tu lo dici".