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Discussione: L’affetto allargato

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  1. #11
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ti ho risposto molte volte: Non si tratta di rimettere in piedi il passato, Axe o, peggio, di cucire delle toppe qua e là.
    se vedi l'oggi come "male", il presupposto logico è che lo "ieri" fosse migliore, possa suggerire una condotta virtuosa;
    guarda che questo cambia tutto, perché quell'oggi che deplori, se il passato non può essere definito come migliore, diventa semplicemente una fase di transizione ed elaborazione di valori nuovi, come in effetti accade sempre, a prescindere dalla capacità delle persone di percepire gli eventi al di là della propria personale inclinazione;
    tu hai quell'opinione negativa perché la rimozione della storia e della cultura ti confina al Cono-centrismo e al tuo personale sentimento, e ti impedisce di valutare i sentimenti altrui come circostanza autonoma della realtà, che non puoi condizionare;

    Si tratta di edificare una Società Nuova!
    questo lo fanno i dittatori; è il loro sogno, da sempre, soprattutto di quelli che usano le maiuscole, contrapposte alle minuscole delle idee altrui; il Comunismo, l'Uomo Nuovo, il Reich Millenario, l'Ariano, ecc... cioè la società conforme, che rimuove i conflitti sotto la guida di un'Idea Unica e relativa Guida, i Piccolo Padre, vicario di un Padre più grande, ecc... idee che rappresentano solo il punto di vista dell'autocrate, o della classe che lo esprime;

    Un Nuovo Umanesimo con fondamenta solide! Non liquide come adesso. Dove la Donna possa rapportarsi con l'Uomo avendone Rispetto e non vedendo in lui "uno da farsi" o da conteggiare in un pallottoliere....
    guarda che l'Umanesimo è esattamente il contrario di quello che propugni, e cioè la centralità dell'individuo, a fronte di una dottrina uniforme, lo dice la parola stessa; se non ti sforzi di apprendere il senso delle parole, ti sfuggono i concetti che esprimi, e resti nel caos senza senso che contraddistingue queste tue uscite;

    Dove l'Uomo possa rapportarsi con la Donna avendone Stima e non mercanteggiandone il Corpo.
    beh, volendo questo, dovresti proprio abolire il matrimonio, visto che si tratta esattamente di un istituto in cui si stabiliscono vincoli di prestazione e contro-prestazione, un negozio giuridico, lo chiama la legge; negozio, capisci ? col negozio si pattuisce lo scambio di merci o prestazioni, definite e sostanziate in positum; pensa ai doveri coniugali... doveri

    Dove vivere in modo più Naturale, innamorandosi, sposandosi
    altra falsificazione della realtà: "natura" e "matrimonio", soprattutto indissolubile, sono contraddizioni in termini; il matrimonio è un istituto giuridico, che serve esattamente ad ostacolare e disciplinare una natura che spingerebbe altrove;
    puntualmente, la tua contraddizione si esplicita proprio quando un coniuge naturalmente si innamora di qualcun altro, e allora devi rinnegare quella naturalità che postuli, in favore della legge, della pattuizione negoziale;
    ripeto: la naturalità non è alleata delle tue postulazioni; se evochi quella, finisci dritto come una freccia in bocca allo dimonio, nello schieramento opposto;

    a che ti serve argomentare partendo da contraddizioni così ingenue, che capisce anche un bambino ? guarda che io non sto censurando le tue preferenze; ti sto solo facendo presente che le argomenti in un modo del tutto inefficace a convince chicchessia;

    aprendosi con fiducia alla Vita o comunque con affetti più stabili e duraturi di quelli di adesso.
    non puoi disciplinare gli affetti altrui; non ci è mai riuscito nessuno, da che mondo è mondo;

    se davvero tu volessi famiglie più stabili, dovresti pragmaticamente augurarti persone capaci ed esperte; le coppie più stabili sono quelle formate da persone mature, che hanno fatto diverse esperienze e sono in grado di distinguere e valutare circostanze di armonia e sostenibilità delle relazioni; ognuno ci arriva a modo suo, quando è il momento, ed eventualmente proprio passando prima per quello stato liquido che deplori, e che è parte dell'esperienza;

    non impara a nuotare chi non abbia bevuto o non tolleri il sale sugli occhi; non sa andare a cavallo chi non è mai caduto e non sa come cadere senza rompersi o sfilare tempestivamente le staffe;

    Dove il Bene Comune sia messo prima di quello individuale.
    Dove il Bene e il Futuro dei Figli, valga molto più dei diritti momentanei e passeggeri degli adulti.
    questo lo fa già la legge, che esprime il senso di ciò che la società reputa come Bene comune e disciplina, pone divieti, e limiti, oltre i quali il Bene è che ognuno possa fare quel che gli pare; non puoi rubare o eccedere i limiti di velocità, ma puoi andare allo stadio, anche se chi abita nei paraggi può sostenere che il traffico o i parcheggi saturi in zona sono contro - la sua nozione di - Bene comune e vorrebbe per questo abolire il campionato o l'Empoli;

    a te non piace, ma quello è il Bene-di-Cono, o secondo l'opinione di Cono o bauman, non quello Comune, che invece è la mediazione tra la tua idea, la mia, quella degli altri, ecc...

    Tutte cose che questa nostra Società liquida vede come il fumo negli occhi
    la società non è una persona; non valuta né apprezza nulla; ci sono gli individui; a te piace una cosa, a me un'altra, a Tizia un'altra ancora; è liquida per forza, proprio perché e nella misura in cui gli individui sono liberi di auto-determinarsi, come le molecole di un liquido; perché sia solida la devi costringere, cioè risolvere i conflitti a favore di una determinata direzione, imporre una sopraffazione;

    sai quanti buoni cattolici ora rimprovereranno pure il papa di esser "liquido" a causa delle sue dichiarazioni sulle famiglie degli omosessuali ?
    il diritto ad un'opinione diversa implica necessariamente quella che bolli spregiativamente come "liquidità", e che è semplicemente pluralismo, libertà di pensiero;

    e che, certo, non riceve applausi e approvazioni ma, come dicevo a Michele, si tratta come sempre di scegliere. Se crediamo che sulle cose liquide si possa costruire qualcosa....continuiamo così. E facciamo carta straccia di coloro che lanciano (da posizioni culturalmente eterogenee) allarmi sulla fine imminente di un'intera civiltà.
    'ie... e son millenni che i Vati preconizzano la fine della Civiltà, che è solo la fine del piccolo mondo a cui sono abituati e che garantisce loro un ruolo; non è che se a Nilla Pizzi o Orietta Berti non piaceva Battisti dobbiamo essere d'accordo sulla loro opinione...

    " Rotto il rapporto con le generazioni passate, distrutta la necessità di confrontarsi con chi è venuto prima di noi, ecco che il “nuovo” si rappresenta come slegato da ogni ancoraggio col passato. Nell’odierna società ognuno è costretto a far da sé, a trovare la sua via. Mancando di relazioni solidali e collettive, il vuoto che si determina è riempito da relazioni private, piccoli mondi parentali, amicizie, “nidi” identitari che, crediamo, ci proteggono o meglio ci distraggono dall’infamia e dalla crudeltà insita nel vivere sociale. La debolezza narrativa e privatistica da vita a una letteratura «consolatoria, romanzi da comodino che convivono col tubetto dei sonniferi e il bicchiere d’acqua, testi di un mondo interessato esclusivamente alle pulsioni e ai timori dell’io, narrativa di autoaiuto per affrontare il mondo inquietante degli incubi del nostro tempo.
    i "nidi identitari"... non vedi che questo che è descritto è esattamente il tuo atteggiamento ?

    vivi nella tua bolla confessionale e ti lagni delle scelte esistenziali altrui, pure di coloro che ti sarebbero più vicini, ma non sei in grado di esprimere un vero atteggiamento costruttivo, al di là della lagna;
    se Tizio e Caia non si amano più, se Sempronia non vuole figli, in concreto, che fai ? li costringi, in nome della tua idea di Bene Comune ???
    te l'avrò chiesto decine di volte, ma tu non rispondi, palesando il limite della lamentela;

    chi costruisce non si limita ad indicare i problemi, ma trova le soluzioni - che non sono le esortazioni blande a pensarla come lui, ché un le san nemmen d'acqua carda... - ma dice: si fa così e cosà, per obbligo di legge, e per questi motivi di ordine pubblico;

    come spiegavo a ics, il momento ideologicamente e moralmente qualificante di tutti i discorsi, quello che spiega il sistema di valori, è quello in cui si formula una legge, vincolante per tutti; cioè, la soluzione di cui dicevo sopra;

    è solo nel momento in cui disponi il tuo pensiero, quello di Bauman, di Recalcati, del papa, di chi ti pare in termini normativi che esprimi davvero un sistema di valori su cui si può discutere, da persona che si assume la responsabilità delle proprie idee, oltre una blanda esortazione;

    se aggiri questo punto, come continui a fare, la tua predicazione e le citazioni - e non sto censurando i contenuti, sia chiaro - diventano controproducenti, perché palesano solo un'impotenza morale, la fuga di fronte a quegli stessi pretesi problemi che denunci; se un problema non ha una soluzione, viene declassato a semplice fisima psicologica, capriccio o depressione senile;

    a questo punto, il fine pensatore fa più bella figura se si espone personalmente e dice: facciamo una legge che costringa la gente a sposarsi e aver figli, aboliamo il divorzio, limitiamo così la libertà individuale su queste scelte esistenziali, ecc... e poi si discute di come e quanto queste ipotesi siano praticabili, sensate, ecc...
    Ultima modifica di axeUgene; 23-10-2020 alle 09:25
    c'� del lardo in Garfagnana

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