Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
se viene un leader religioso e gli copri la statua ignuda mentre quello visita palazzo Borghese. non fai un atto di sottomissione all'Islam, ma un gesto di cortesia verso un ospite, come evitare la carne se viene a cena un'amica vegana; gesto che quello e i suoi si sentiranno costretti o "invitati" a ricambiare;
la realtà invita al buon senso.
@Axe

Leggo soltanto adesso e non credo ai miei occhi. Ma veramente pensi una assurdità del genere? Voglio illudermi che tu stia scherzando.
al contrario; dovresti domandare il perché invece di scagliarti come un toro contro la muleta;
quella che tu chiami assurdità è una prassi diplomatica consolidata, e per ottimi motivi;

La "cortesia" tra l'altro NON richiesta (che ne sai se quel leader non preferisca ammirare l'opera per come è?)
lo sai perché il leader non rappresenta se stesso, ma la sua comunità, e un funzionariato diplomatico all'altezza si premunisce esattamente in tal senso;
presuppone un rapporto di reciprocità che non esiste, perché se in Iran stanno per impiccare un omosessuale non è che rimandino l'esecuzione perché capiti tu in visita. Quindi, se capiti da queste parti e non accetti la nostra cultura meglio che te ne resti a casa. Ma la colpa di queste genuflessioni in genere NON RICHIESTE è solo nostra e del nostro penoso modo di presentarci inchinati agli altri.
no... vedi, tu ragioni d'istinto, che è proprio il contrario di quel che serve in queste circostanze;
non lo dico io, ma - appunto - una prassi consolidata di secoli:

certe attenzioni le riserva tipicamente il soggetto FORTE del confronto; quando gli americani hanno occupato il Giappone, potevano fare tabula rasa di tutto e umiliare tutto il popolo giapponese nei suoi simboli e credenze, lasciando covare un odio inestinguibile, tipo faida;
invece, sono stati attentissimi a rispettare certi simboli, benché duri nei processi ai criminali di guerra, e in qualche misura ingiusti, vista la differenza di culture;

certo che in Iran non cambieranno da subito determinate politiche; ma un concetto come se capiti da queste parti e non accetti la nostra cultura meglio che te ne resti a casa è buono per il popolino frustrato e ignorante, tifosi in cerca di rivalsa; non per lo stato;

la diplomazia - e praticamente tutto il diritto internazionale - è tra soggetti che si sono riconosciuti come pari; pertanto, la prassi deve osservare e compensare, perché il tutto si gioca sulla moral suasion, non sul ricatto se non fai come dico ti bombardo e ti spiano;

tutte le distensioni, i processi di ammorbidimento, da sempre partono da un'offerta di dialogo e apertura del soggetto più forte, il quale si può permettere - proprio perché più forte - di consentire vie d'uscita non umilianti o imbarazzanti all'avversario, per non farne un irriducibile;
quando ci fu la crisi dei missili a Cuba, gli USA offrirono il ritiro dei loro missili in Turchia, per mettere in condizione Krushev di non presentarsi ai suoi come sconfitto e umiliato;
analogamente, se cerchi interlocutori moderati nei paesi di tradizione islamica concederai loro gesti simbolici che a te costano zero, o concreti, che hanno un costo, ma anche un rendimento, e che consentono a quel leader margini di manovra interni a fronte di chi potrebbe criticarlo da posizioni estreme;

funziona così, sempre; si preferisce tenere un paese deviante in un consesso multilaterale proprio perché così si può giocare ad un dare-avere, invece di trasformare un un dissidio in conflitto aperto e scontro di orgoglio nazionale, identitario, ecc...

non è una logica complicata da capire; sei intelligente, e se fai mente locale ci arrivi subito, perché è prassi intuitiva di qualsiasi negoziato; se vai a Porta Portese e chiedi uno sconto al bancarellaro che chiede 100, anche se immagini ragionevolmente che potresti comprare a 60 non esordisci con "60 o niente", perché sai per intuito che il venditore non ti darebbe quell'oggetto nemmeno ad un prezzo superiore allo sperato se questo gli costa l'umiliazione di accettare il diktat; perciò, gli devi offrire una via onorevole di cedimento...
siamo una civiltà di libertà e laicità estrema; la nostra cultura straripa ovunque, coi suoi modelli pervasivi di socialità, relazione, sessualità, ecc... non è che una concessione formale ad un leader islamico fa di noi una cultura subalterna o inginocchiata.