siamo una civiltà di libertà e laicità estrema; la nostra cultura straripa ovunque, coi suoi modelli pervasivi di socialità, relazione, sessualità, ecc... non è che una concessione formale ad un leader islamico fa di noi una cultura subalterna o inginocchiata.
Ma cosa dici? Ma quale concessione? Mettere le mutande ai cavalli? L'esponente di una cultura lontanissima dalla nostra si riceve con le forme dovute e secondo un preciso, estenuante cerimoniale che ben ci descrisse un mio amico italo-egiziano che ha fatto per tutta la vita l'ambasciatore in giro per il mondo. Punto. La nostra cultura non "straripa" ma è in profonda crisi come quella dell'impero poco prima della caduta. Di certe miserevoli assurdità riguardo certe accoglienze del resto se ne accorse anche la sinistra meno genuflessa...E il ricordo storico è quello dei braghettoni a Michelangelo. Ma c'era la Controriforma, un po' d'acqua è passata sotto i ponti...