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Ciao Crep. Ti premetto che non credo nell’esistenza dell’anima.
L’anima della Natura ? Considerala una “licenza poetica”, ma di pari dignità con l’anima umana, che esiste per chi crede in essa.
In ambito filosofico il concetto di “psyche” (= anima) comparve per la prima volta con Socrate ma fu codificato dal suo discepolo, Platone, per designare l’interiorità dell’individuo.
Socrate non disse nulla sull’immortalità dell’anima, perché non aveva gli elementi necessari. Elementi che cominciarono ad emergere con Platone, argomentando in merito alla conoscenza e alla verità.
In ambito religioso la tradizione ebraica usava il termine “nefesh” (= soffio, respiro vitale) ma non come concetto di anima.
Nell’antica Grecia a volte si faceva riferimento all'anima con il termine psyche, da collegare con psychein, che analogamente ad anemos significa “respirare”, soffiare”.
Nel cristianesimo dei primi secoli il concetto di anima non faceva parte della dicotomia tra anima e corpo. Poi l’anima cominciò ad essere considerata come pars immortale che sopravvive alla morte del corpo. Furono alcuni filosofi e teologi (compresi nella Patristica) ad utilizzare categorie filosofiche greche.
Per certi aspetti il concetto di anima e di immortalità dell'anima è contrario alla dottrina cristiana, che parla invece di risurrezione dei corpi.
Fu il neoplatonico Plotino a considerare l’anima essenza immortale e divina. Questo filosofo sdoppiò il concetto di anima dividendola in “anima superiore” (collegata al divino) e “anima inferiore” (= anima universale) preposta al governo dell’universo e al governo del corpo degli individui.
Non credo nell’esistenza dell’anima ma credo nell’esistenza della coscienza, dell’essere cosciente, consapevole delle proprie azioni, della differenza tra bene e male tramite la libertà di giudizio, il libero arbitrio, condizionato dall’etica e dalla morale sociale.
Coscienza intesa come consapevolezza che il soggetto ha di sé, dell’ambiente in cui vive, coscienza della propria identità e dei propri stati d’animo.
Alla nozione di "coscienza” si deve aggiungere quella di autocoscienza, che permette al soggetto di volgere l’attenzione verso se stesso attraverso l’introspezione. Tale funzione ci permette di percepirci nella nostra unicità, come esseri umani distinti rispetto agli altri. Il ragionamento riflessivo rappresenta la parte più evoluta dell’autocoscienza.
Buona serata
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