allora, questa è un'osservazione sensata, che però riguarda qualcosa di molto diverso dal punto che ti ho illustrato;
proprio perché quegli estremisti sono di seconda o terza generazione, dovresti porti delle domande sul perché adottino quelle posizioni; e la risposta sta nel modello sbagliato di integrazione, che ha creato dei ghetti, umiliato quelle persone, e che ora non trovano ideologie di classe, ma l'integralismo islamico come sponda "antagonista";
ma a quelli in effetti, alla quasi totalità dei francesi di origine algerina, marocchina, tunisina, non passerebbe nemmeno per l'anticamera del cervello di vivere secondo tradizione islamica, e tanto meno alle loro donne; possono essere tradizionalisti e imbarbariti nella media del sottoproletariato locale, dove certamente il disoccupato alcolizzato francese della banlieu non è un militante del femminismo radicale;
ma il sindaco di Londra - amatissimo - è figlio di un tassista e di una sarta pachistani, e così tanti esponenti prominenti della vita pubblica francese;
se parli coi giovani marocchini o algerini - la Tunisia è ancora più avanti, nonostante certe crisi di rigetto, dovute alla crisi economica - è impressionante quanto sono diversi dall'idea terrorizzata che ne abbiamo qui;
considera che tra Khomeini e noi c'è di mezzo internet, gli smartphone, la vituperata omologazione mondialista, per cui quelli frequentano quotidianamente tutti i nostri modelli esistenziali, buoni o cattivi; il loro immaginario è formato sui nostri contenuti, sin da bambini;
guarda, su fb mi compaiono i post dei siti ufficiali e no del Milan; la maggior parte dei commenti vengono da tifosi africani o del Vicino oriente, che scrivono in un inglese migliore di quello della maggior parte degli italiani istruiti; e sono tifosi, che fanno gli impiegati a Rabat o i panettieri al Cairo, non manager o ingegneri che viaggiano... è così perché dall'infanzia guardano i film americani o europei, e per loro il nostro mondo quello in cui è radicata una parte essenziale del loro immaginario; certo, a parte i terroristi - una frazione infinitesimale, sempre troppi - c'è ancora differenza, come ce n'era negli anni 60 tra Milano e Acireale; ma c'è più gente di Acireale a Milano che ad Acireale stessa, e non è che quelli a Sesto S. Giovanni vanno in giro sul somaro con le donne vestite di nero![]()
60 anni fa a Milano e Torino i discorsi degli indigeni sui meridionali erano gli stessi, o peggio; ha'voglia a dire che sono italiani, stessa religione, quando ovunque c'erano i cartelli "non si affitta ai meridionali", in molti luoghi di provincia almeno fino a metà anni '70.