Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
ma se io manco ti conosco, che vuoi che mi importi dei tuoi nemici, mi dispiace se ne hai così tanti da tenerli a mente di continuo se non a bada, tu fai finta che siano come cagnolini di allevamento; tra l'altro non so neanche chi sono; io caso mai bado ai miei nemici che non mi scassano il C...o, anzi la casa, di ladri ce ne stanno tanti in giro, con tutti questi extracomunitari allo sbaraglio.
Personalmente devo confessarti anche se non sei un prete che io di nemici, che io sappia, non li ho; ma se consideriamo nemici anche quelli invisibili o frutto della nostra fantasia, devo confermarti che anch'io ne ho tanti e, come disse s. Paolo armiamoci di invulnerabili armature e spade fiammeggianti ( il fatto è che oggi sono oggetti difficili da trovare).
Se non hai nemici...perchè ti sei separato da tua Moglie?
"Amate i vostri nemici": Non scandalizziamoci di fronte a questa ingiunzione, perché ancora oggi siamo testimoni di fenomeni di vendetta moltiplicata, come la “faida” o la rappresaglia nelle guerre, nelle lotte razziali, nella violenza terroristica eccetera.
Ebbene, con la sua autorità Gesù può dire anche in questo caso: “Ma io vi dico di non resistere al malvagio”, proponendo una pratica di non-violenza che è un nuovo modo di resistenza attiva, una resistenza inaudita perché mite, umile, misericordiosa. Solo così si può arrestare la reazione a catena della violenza. È in questa logica di non-violenza che Gesù propone dei casi, degli esempi di violenza subita, indicando come rispondervi. “Se uno ti percuote con uno schiaffo”, fatto quotidiano anche nella vita famigliare, “se tu vuoi essere discepolo porgi l’altra guancia”. Linguaggio semitico, per noi forse eccessivo, che non vuole suggerire un’esecuzione materiale del comando, ma piuttosto indica lo “spirito” che deve ispirare l’atteggiamento verso l’aggressore. Non a caso, secondo il quarto vangelo, dopo aver ricevuto uno schiaffo da una delle guardie del sommo sacerdote, Gesù non gli porge l’altra guancia, ma replica con assoluta mitezza: “Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?”. Questo comando rivolto personalmente a ogni discepolo non esige ingenuità né passività di fronte alla violenza, ma richiede di essere sempre “artefici di pace”. E lo possiamo essere solo se uniti indissolubilmente a Gesù Cristo.