Originariamente Scritto da
Lilia
Quando ero piccola ho sofferto molto, babbo non ci lasciava mai giocare
in pace, c'erano lezione d'inglese, di piano e poi tutti i compiti che lui ci dava
pure se eravamo stati promossi. La cosa che mi faceva soffrire di piu' é
che aveva rimediato vecchi libri di matematica delle medie, non so dove,
e non gli bastava che facessi i compiti assegnatimi , ma dovevo fare tutte
le espressioni che diceva lui,tratte da quei libri, e mi diceva di farle con meno
passaggi possibili. Io non potevo replicare e dovevo ubbidire. Alfine ero indecisa
se iscrivermi a matematica o a Medicina, ma superai i Quiz di Medicina e mi trovai
bene con gli esami di fisica e chimica del primo anno perché facevo tutto rapidamente
radici quadrate, tutto, e i professori mi dicevano : lei viene dal classico, vero?Però
fu un 'infanzia molto brutta. E quando tornavamo dalle vacanze dai nonni, dopo ferragosto,
papa' aveva i compiti per noi 4 ore di studio la mattina e 5 il pomeriggio, ricordo tutte le poesie
imparate a memoria , e quando fummo piu ìgrandi le dovevamo imparare in greco, latino, per
chè un tempo si faceva così. Nè infanzia e nè fanciullezza liete, però sono andata bene con la
facolta' di Medicina, ero abituata a studiare, l'esame di Stato fu duro, lo superai, ho superato tutto
uello che c'era da superare.
Buonanotte.