Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
A me quel che fa più infuriare è quel "passare da un partner all'altro", vera ossessione conesca. Il Nostro sembra credere che ci sia un gran piacere nel lasciarsi, non tiene conto dei dubbi, le paure, il dolore che una separazione si porta dietro. Cono ha un'immagine della realtà che prende a modello i divi di Hollywood o nostrani, e ogni volta che va dal barbiere, se la Gazzetta dello sport la sta leggendo un altro, si abbevera della fanfaluche di Oggi e di Novella 2000 e poi viene qui a pontificare sulla fedeltà e il perdono senza se e senza ma, altrimenti non si fa che passare da un partner all'altro. A me quest'idea fa ribrezzo perché mi pare tutto fuorché umana.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Eh Pazza ma guarda che il repertorio di Cono è bello fornito
C’è di tutto, dalla società liquida, al lasciarsi alle prime difficoltà, alla gente fatta venire su senza spina dorsale
Uuuuu aivoglia di robbba bbbuona che c’è tra queste pagine
Infatti lui non solo non empatizza
Incasella tutti nel suo ordine semplificatorio prestabilito
Evidentemente è un ordine che lo tranquilla come i tre pavesini, le cinque olive sacla’ e le due patatine
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
Quindi, fammi capire, secondo te le Coppie che affrontano le difficoltà, i problemi del vivere insieme e le crisi del loro rapporto e poi, invece di separarsi, le superano e decidono di continuare a camminare insieme....non esistono? Esistono solo mariti (o mogli) che impongono la loro volontà? Esistono solo mariti e mogli che rimangono insieme per convenienza? Per ipocrisia? Allora in tutti questi anni, Cona ed io abbiamo incontrato fantasmi. Ok. Ne prendo atto.
La nostra esperienza invece, è che dopo le crisi il Rapporto di Coppia risulta addirittura migliorato. Rinvigorito. Rinfrescato!
Quando si parla di Società liquida, non si condanna chi non ce la fa a rimanere insieme e decide di separarsi, formando poi eventualmente un'altra Famiglia. Viene sottolineato come il vero dramma consista nell'allargare, appunto, il raggio delle relazioni. Saltando da una storia a un'altra, da una persona a un'altra. Portandosi dietro le più innocenti delle Creature. L'individualismo e il narcisismo descritti da Ferraresi, sono purtroppo pane quotidiano, Axe. Altro che "repertorio di Cono". Magari, fossero solo invenzioni. Magari!
Ultima modifica di conogelato; 11-11-2020 alle 00:49
amate i vostri nemici
Ma non è questo il punto, Bumble. Sul fatto che la gente è libera di decidere non ci piove. Ma come si fa a negare che le conseguenze più dolorose siano spesso pagate dai più piccoli?
L'ho consigliato tante volte questo libriccino: Guarda, si legge in un amen, tutto d'un fiato. Coinvolge da subito, poichè parla di quello che viviamo tutti i giorni in prima persona.
"L'Occidente contemporaneo è definito dalle scienze sociali "una società senza padri". Alcuni vi vedono la fine, positiva, di ogni "patriarcato"; altri, come l'autore, notano con preoccupazione il vuoto lasciato dall'assenza paterna. Per Claudio Risé, psicoanalista di formazione junghiana e docente di scienze politiche e sociali, il padre è la figura psicologica che collega la biografia individuale al piano trascendente e consente così l'integrazione del dolore e della perdita attraverso l'insegnamento esemplare del suo senso. La "società senza padri" appare, quindi, come un mondo che ha smarrito il senso religioso e, con esso, la capacità di dare significato alle prove della vita, cui l'individuo reagisce infantilmente attraverso il rifiuto e la negazione o con la depressione. Il libro entra nel vivo della cronaca di oggi mostrando come l'assenza paterna non nasca da fumosi processi psico-sociologici, ma dalla diffusione di separazioni e divorzi, che si concludono quasi sempre con l'espulsione dei padri da casa e con la rottura (o il grave indebolimento) del loro rapporto con i figli."
IL PADRE, L'ASSENTE INACCETTABILE
Claudio Risè.
https://www.amazon.it/padre-Lassente.../dp/8821548430
E' proprio così: Oggi si rifiuta a prescindere, il combattimento. La lunga e a volte impervia strada della lotta per salvare il Matrimonio. Si trova molto più comoda la scorciatoia dell'avvocato, visto che la legge te lo consente.
amate i vostri nemici
No. Quando in un rapporto entra la violenza, chi la compie passa automaticamente dalla parte del Male.
Ma stiamo parlando d'altro, Lady. Il succo...il cuore del Perdono consiste nell'accettarsi vicendevolmente. Coi pregi e coi difetti che ciascuno di noi si porta appresso.
Nel sovvenirsi, nel comprendersi, nel completarsi, nell'amarsi ogni giorno per quel che si è veramente. Trovare, in conclusione, quel cemento capace di tenere insieme i due mattoni!
amate i vostri nemici
Cono, quello che tu non comprendi è il fatto che tutte queste cose che dici, perdono, comprensione, accettazione dell'altro, sovvenirsi, ecc., cadono nel momento in cui termina l'amore che unisce due persone. C'è poco da fare. L'amore non è un sentimento che si comanda con l'imposizione o l'auto imposizione, altrimenti è peggio di una punizione, una condanna a vita e nessuno merita, a prescindere dai propri comportamenti, la condanna a stare a vita con un altro.
Pertanto il termine "Finché morte non vi separi" è da bandire, anche perché probabilmente alcuni uomini la intendono nel senso di autorizzazione al femminicidio.
Bambol utente of the decade
Auguratevi tante di quelle crisi che poi il rapporto risulta migliorato
Rinvigorito
Addirittura rinfrescato, per la miseria!
Perche’ altrimenti si salta da una storia all’altra
Da una persona all’altra
Veramente Cono crede che stiamo a Hollywood
Vado a fare una doccia va
Buongiorno!
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
ma prendi atto d'icché ??? quando mai avrei scritto una tale sciocchezza ?
beh, questi sono esattamente gli affetti allargati; non si parla mica di una comune promiscua danese o olandese dei primi 70...Quando si parla di Società liquida, non si condanna chi non ce la fa a rimanere insieme e decide di separarsi, formando poi eventualmente un'altra Famiglia.
ma dove la vedi 'sta gente che vive così ???Viene sottolineato come il vero dramma consista nell'allargare, appunto, il raggio delle relazioni. Saltando da una storia a un'altra, da una persona a un'altra. Portandosi dietro le più innocenti delle Creature. L'individualismo e il narcisismo descritti da Ferraresi, sono purtroppo pane quotidiano, Axe. Altro che "repertorio di Cono". Magari, fossero solo invenzioni. Magari!
chi ha figli non maggiorenni, se non è milionario, non ha il tempo nemmeno per levarsi un dito dal culo; figurati fare la vita sociale che consente di saltare da una storia all'altra...
se poi parli dei 20enni, farebbero benissimo, se così andasse a loro; così si formano il carattere e imparano a distinguere, a capire il prossimo; ma il più delle volte i ragazzi sono proprio quelli più romantici, propensi all'amore eterno, proprio perché mancano di esperienza e "investono" nelle relazioni per compensare aspetti ancora irrisolti della loro personalità;
come volevasi dimostrare
resta da capire cosa si intende per "lottare" in questi casi, e pare che siano in molti ad equivocare;
eh, ma se il "difetto" di Gina o Pino, è che se, invece del coniuge, amano Mino o Lina, quell'accettare l'altro significa fare due passi indietro;Ma stiamo parlando d'altro, Lady. Il succo...il cuore del Perdono consiste nell'accettarsi vicendevolmente. Coi pregi e coi difetti che ciascuno di noi si porta appresso.
Nel sovvenirsi, nel comprendersi, nel completarsi, nell'amarsi ogni giorno per quel che si è veramente. Trovare, in conclusione, quel cemento capace di tenere insieme i due mattoni!
posto che si perdonano i torti subiti;
e si torna alla questione: non amare più è una colpa, oppure no ?
mi puoi anche dire che secondo te lo è; e allora ragioniamo della sanità mentale di farsi certe promesse, pensare di imporne l'adempimento e generare altri esseri umani su quelle.
c'� del lardo in Garfagnana
Egregio Cono,
pur essendo mancata per dei mesi, vi ho letti.
io, in realta, sono stata sempre cattolica, per rifletten
do sulle nefandezze della Chiesa, ma siccome la Chiesa
era a capo dei regni romano -barbarici, con la sua cultura
appresa da Roma, il latino e lo stile di governo, forse senza
di essa saremmo stati davvero "calpesti e derisi".
Poi io sono un po' riformata, ad esempio li chiamo Marco,
Matteo, Luca, Giovanni come i riformati, appunto, non dico
S.Marco, S Luca, ecc ecc.
Per quanto riguarda l'annosa storia di Matteo (5-31), che dice che
chi ripudia l propria moglie, eccetto in caso di concubinato, la
espone all'adulterio, ebbene é chiaro, vi sono de i casi in cui il legame si può
sciogliere. Matteo scrisse il suo vangelo in greco, che era quello della Koiné,
e lo fece per farsi capire da tutti, la koinè era la nostra lingua comune a tutto
l'impero di Roma, il greco così elaborato era senz'altro piu' semplice del latino
stringato e per menti eccelse e superiori. In realtà si voleva proteggere la
donna che venina sballottata come un pacco dal padre al marito, però
Gesù stesso dà delle eccezioni.
Per quanto riguarda la societa liquida o liquefatta dei notri giorni non mi dilungo,
ciao, ho da fare.
Egregio Cono,
pur essendo mancata per dei mesi, vi ho letti.
io, in realta, sono stata sempre cattolica, per rifletten
do sulle nefandezze della Chiesa, ma siccome la Chiesa
era a capo dei regni romano -barbarici, con la sua cultura
appresa da Roma, il latino e lo stile di governo, forse senza
di essa saremmo stati davvero "calpesti e derisi".
Poi io sono un po' riformata, ad esempio li chiamo Marco,
Matteo, Luca, Giovanni come i riformati, appunto, non dico
S.Marco, S Luca, ecc ecc.
Per quanto riguarda l'annosa storia di Matteo (5-31), che dice che
chi ripudia l propria moglie, eccetto in caso di concubinato, la
espone all'adulterio, ebbene é chiaro, vi sono de i casi in cui il legame si può
sciogliere. Matteo scrisse il suo vangelo in greco, che era quello della Koiné,
e lo fece per farsi capire da tutti, la koinè era la nostra lingua comune a tutto
l'impero di Roma, il greco così elaborato era senz'altro piu' semplice del latino
stringato e per menti eccelse e superiori. In realtà si voleva proteggere la
donna che venina sballottata come un pacco dal padre al marito, però
Gesù stesso dà delle eccezioni.
Per quanto riguarda la societa liquida o liquefatta dei notri giorni non mi dilungo,
ciao, ho da fare.
qui la questione non riguarda i cattolici - per i quali la cosa dovrebbe essere più o meno ovvia - ma un preteso Bene comune, ossia una morale pubblica, per come la intende Cono;
ora, dobbiamo intendere - come società, intendo - il matrimonio e istituti o condizioni assimilabili, come legami fondati essenzialmente sul sentimento, spontaneo, oppure no ? in questo caso, se il sentimento è elemento essenziale di quel negozio giuridico, va da sé che potendo mutare quel sentimento viene a decadere anche un presupposto essenziale di quel vincolo;
altrimenti, si statuisce che il vincolo prevale sul sentimento, perché si considera valore sociale - cioè, il comportamento di chi intenda sciogliere quel vincolo danneggia la società, e allora il caveat è che quel comportamento vada vietato, per legge, motivatamente e in modo articolato, visto che comporta una limitazione alla libertà personale;
può darsi che per un cattolico osservante sia essenziale non divorziare, onorando così il sacramento; ma poi si pone la questione di conformità evangelica nel trattenere il coniuge renitente, contro il suo volere, ma a favore di un personale status quo che si trova soddisfacente;
cioè, se mia moglie non mi ama più e magari ama un altro, quanto è cristiano trattenerla in nome del sacramento, ma anche del set di servizi e garanzie che quella mi offre, dai calzini lavati e camicie stirate, fino ai cd doveri coniugali ?
visto che la religione cristiana, e non solo la confessione cattolica, postulano precetti morali che si intendono universali, rivolti ad un generale apprezzamento, anche di chi non abbia ancora la fede, la domanda a cui va risposto è: è una colpa, un peccato, ecc... non amare più ?
se andiamo a vedere la procedura, che spiega sempre bene il senso delle istituzioni, persino la Rota considera eventuali vizi originari della volontà, benché il matrimonio sia stato consumato, con figli, ecc... anche a distanza di decenni.
c'� del lardo in Garfagnana
Credo che certa gente viva in un'altra dimensione spazio-temporale. Ormai dopo certi post letti me ne sono inevitabilmente reso conto. Si parla di perdono, di salto da una storia all'altra, di abbandono e nuovo recupero facile, di amore e di società liquida, di un sacco di scemenze oniriche che non esistono su questo mondo. Non sono reali, tipo un sogno imperniato di cattolicesimo personalizzato, strano tra le altre, improbabile a tutti gli effetti. Copia incolla che sono fuori dal tempo e dalla realtà di ogni giorno, da chi le cose se le vive davvero.
Parole astruse.
Chi dovrei perdonare io? Tanto per dirne una, perdonare chi mi ha distrutto la vita lasciandomi con un figlio di sei anni per cercare la sua vita artistica? Che se ne è fregata assolutamente di quello che lasciava. Come lo lasciava.
Perdono? Ma quale perdono, se esiste un dio che sia stramaledetta. Non la perdonerò mai.
Adesso, dopo vicissitudini di ogni genere vorrei ricrearmi un affetto, una vita da condividere. Che faccio, è tutto sbagliato? Devo perdonare e riprendere la serpe in seno solo perchè è la madre di mio figlio?
Per piacere cerchiamo di moderare quello che si dice, cerchiamo di smetterla di scrivere assurdità, questo è un forum pubblico, la gente legge.
Certe cose è meglio tenerle per sè. Si offende la dignità delle persone. La vita degli altri.
Sono d'accordo, alle volte è meglio tenere per sé le proprie ideologie (cattoliche).
Bambol utente of the decade