Perché quando stiamo bene e tutto va a meraviglia pensiamo poco a Dio, invece quando va male ci si stringe il sederino e vorremmo che Dio ci aiutasse perché ci sentiamo un po' in colpa rispetto al nostro passato e presente, in che modo difficile dirlo, ma ci affidiamo a Lui o Lo malediamo se non troviamo nostre colpe.
Ripeto, è dificile trovare chi soffre e piange facendosi strumento di Dio. Si possono citare tutti i passi che vuoi ma in un modo o nell'altro quelle di Gesù sono parole così paradossali che solo chi riesce ad incarnarle, perché ci si rispecchia, può aspirare alla beatitudine, come se tale beatitudine fosse già operante seppur in forma abbozzata; ma chi non crede che Gesù possa farlo non può provare quella consolazione che precederebbe gradualmente una gioia sempre più intensa, primizia per un buon frutto maturo.
Nonostante lo dica l'anonimo brasiliano io non credo che Cristo cammini sempre accanto a noi, per camminarci dovrà pur esserci un morivo, altrimenti che salvatore sarebbe, non è mica tana libera tutti, anche se Gesù potrebbe averci giocato.