Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
Secondo me sono i ricordi da istallare che sono incompatibili ( non sappiamo neanche cosa sia la memoria), se poi pensi, come dissi una volta, che i neuroni sono più numerosi delle galassie, con materia grigia incorporata.
Se quindi non riusciamo neanche a vedere tutte le galassie, quelle più lontane ovviamente, ancora buie per noi terrestri, come puoi pensare senza un briciolo di immaginazione di capire come funziona un cervello umano nel macro e nel micro se neanche quello animale capiscono.
In sostanza neanche il padrone del tuo cervello che sei tu sa come funziona, lo conosci attraverso le tue sensazioni passate e presenti ed i conseguenti sentimenti come allegati.
Se un tobot, un robot topo, non ha le dritte giuste, cioè quelle a lui confacenti, con inerenti sensazioni, come puoi pretendere che abbia dei buoni sentimenti( a tal proposito tra parentesi dico che disprezzo gli scienziati da laboratorio che fanno esperimenti su poveri animali indifesi. scusate ma io parteggio per gli animali ed amo le favole di Fedro e &).
Per fortuna ancora il funzionamento del cervello nell'insieme è un mistero e, come tutti i misteri, più ti addentri e più diventa fitto.
sì, ma tutto questo è poesia;

in realtà, sul piano operativo, tu qui potresti interloquire tramite pc e rete con un cervello artificiale, dotato di una storia personale, ricordi, interazioni neuronali artificiali e cultura, magari nelle materie che ti interessano, e pure una psicologia e un carattere, che reagisce a certi comportamenti, ecc...

se affermi che non si può fare, quel non si può deve avere necessariamente un riscontro operativo, per cui riconosci quell'interlocutore come artificiale, finto;
se non sei in grado di farlo, allora in realtà si può;

l'inibizione che ti impedisce di pensarlo è solo la risultante dell'associare quell'intelligenza ad un corpo umano vivente; ma, in effetti, nel momento in cui fosse possibile trapiantare un cervello artificiale ad un corpo vivente, come potresti distinguere quell'organismo da uno del tutto umano, senza sapere cosa ha in testa ?
diventa solo una mera questione di quantità di connessioni possibili;

ci sta che il cervello artificiale possa perfettamente e insospettabilmente adattarsi all'ambiente e agli imprinting di una persona poco brillante, se non addirittura stupidella, tanto da risultarti umanamente più credibile di un umano particolarmente intelligente e razionale, che invece ti suggerirebbe la suggestione di un robot, senza esserlo;
un algoritmo potrebbe impostare un cervello particolarmente emotivo e irrazionale, cui attribuiresti facilmente prerogative umane;

io non escluderei che tra un decennio si potrebbero sviluppare cervelli artificiali dotati di capacità creative applicate in settori specifici, alcune professioni - che so, avvocati, commercialisti o ricercatori scientifici - e in grado di elaborare strategie complesse a partire da giganteschi database di soluzioni/esperienze/procedure.