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Opinionista
Giuste le osservazioni di Vega e Doppio.
La questione in oggetto è molto controversa e si può riassumere nella domanda: l'universo si riscalda o si raffredda?
Come saprete la maggior parte del calore si concentra nelle stelle e nei loro agglomerati, le galassie, sotto forma di plasma che sostengono la loro reazione termonucleare...con emissione di luce (fotoni) e calore (vento solare) ...e trascurando la materia oscura...che per mio modestissimo parere non esiste...vedi le teorie di gravità modificata come MOND (MOdified Newtonian Dynamics)...con gran pace delle teorie standard e della relatività einsteniana...considerando che i buchi neri non sono altro che dei acculatori di energia che prima o poi rilascieranno l'energia accumulata (teoria di Hawking) si possono fare le seguenti considerazioni.
Secondo la teoria MOND dopo la formazione delle prime stelle i fotoni interferendo con gli eletttroni hanno aumentato la loro energia provocando la formazione di gas caldo.
Riepilogando questo processo cosmico... la materia inizia ad aggregarsi formando – per accrescimento e fusione – altre strutture cosmiche come galassie e ammassi di galassie. Il gas che cade gravitazionalmente nelle strutture, essenzialmente idrogeno, si costituisce come un elemento di base ed indipendente nella struttura dell'universo ... filamenti di gas caldo che sembrano creare una rete di connessione fra stelle e galassie e negli stessi ammassi galattici che sono state osservati con speciali radiotelescopi.
Qual è la sua temperatura? Nei casi più estremi, cioè nelle strutture di maggior massa come gli ammassi di galassie, il gas resta confinato dalla gravità ma si ionizza, si trova cioè in uno stato di plasma caldo – in cui una gran frazione degli elettroni è libera. Sono proprio loro i protagonisti del fenomeno noto come diffusione Compton inversa dei fotoni del Cmb (radiazione cosmica di fondo), o anche effetto Sunyaev-Zeldovich (S-Z) termico: si tratta di una vera e propria iniezione di energia nei fotoni della Cmb a causa dell’interazione con gli elettroni del plasma caldo e collassato nelle strutture più massicce come gruppi e ammassi di galassie – fotoni che risulteranno quindi spostati ad energie maggiori rispetto a quelle attese, nello spettro della radiazione osservata. Maggiore è la massa di queste strutture, maggiore è la loro temperatura e quindi maggiore il segnale S-Z, e più visibile risulterà, ai nostri occhi astronomici, il gas caldo degli elettroni e la struttura su larga scala stessa. Inoltre, poiché le strutture più massive si formano in modo gerarchico nel tempo, diventando sempre più grandi e numerose, è come se l’universo si popolasse sempre più di regioni calde. Detto altrimenti, è come se la sua temperatura media aumentasse.
Una ricerca recente, ha studiato proprio l’effetto S-Z in varie epoche cosmiche, trovando che la temperatura media del gas nelle grandi strutture dell’universo è aumentata di circa 3 volte negli ultimi 8 miliardi di anni, fino a raggiungere oggi circa due milioni di gradi.
Non chiedermi come hanno fatto a giungere a questa conclusione...è ben fuori dalle mie competenze.
Ultima modifica di gillian; 29-12-2020 alle 10:18
sono modesto e me ne vanto!
Gil

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