Originariamente Scritto da
axeUgene
bene, mi soffermo sul tuo esempio: Berlusconi e Maradona hanno entrambi 5 figli, il secondo mi pare, tra legittimi e no; non sono troppo ferrato sul gossip; e provengono da quelle realtà tradizionali che piacciono a te, educate in quelle, oltretutto entrambi cattolici devoti; così come la stragrande maggioranza di quelli che additi a "decadenti";
peraltro, oggi i figli li fanno gli agiati; al contrario di quanto percepisci - almeno in Occidente - le famiglie numerose sono uno status symbol di agiatezza, ostentata;
tu, i tuoi puoi permetterteli perché - grazie a "immorali" sovversioni dell'ordine "vecchio" - giustamente qualcun altro paga perché quelli abbiano un'istruzione gratuita, la sanità, ecc... in altri tempi e società, a lavorare a 13 anni o prima, rubare o a battere il marciapiede; questo è il destino dei piccoli nelle società non agiate, se ti interessa la "fotografia";
resta l'interrogativo che ti avrebbe posto Doppio: da cosa evinci negli altri un criterio del tutto soggettivo di felicità ? se ti vede un tifoso della Juve abituato a vincere ti considera uno sfigato infelice perché rimbalzi tra A e B, ma tu non sei d'accordo;
non è detto che gli altri perseguano la stessa idea di felicità che hai maturato tu; e, evidentemente, una certa idea di famiglia non è riuscita a trasmettere quella felicità, visto che tanto i Berlusconi, quanto la gente comune che sta qui, ha deciso di non perseguirla;
siamo tutti figli di quel modello; se in così tanti non lo abbiamo perseguito non è certo colpa delle femministe americane
ti costa così tanto accettare l'idea che esista una maggioranza di persone che ha un'idea diversa dalla tua di cosa sia desiderabile o giusto, tra le quali, verosimilmente anche i tuoi stessi figli ? che ci vuoi fare ?
in questi casi, hai due opzioni:
a) rivedere le tue posizioni e cercare di comprendere sentimenti e aspirazioni altrui, con una disposizione d'animo pronta ad accettare che gli altri seguano una loro morale, diversa dalla tua, ma altrettanto degna e virtuosa, di cui potresti comprendere le ragioni; oppure
b) chiuderti nella torre d'avorio di chi si sente nel giusto e si consuma il fegato vedendo il proprio mondo andare da un'altra parte, senza capirne i motivi, e invecchiare precocemente nell'acrimonia amara, bisbetica e sospettosa del prossimo, pure in famiglia, dimenticando che - con tutta probabilità - anche tu avrai trasgredito e compiuto scelte di cui i tuoi genitori avranno capito poco i motivi o non hanno condiviso;
finché insisti a raccontarti questa storiella, per cui le nuove generazioni non perseguirebbero famiglia e condizione di genitori - istinti potentissimi - perché zavorrati da futili motivi,
la vacanzina, ecc... e rimuovi proprio la crisi dei rapporti fondati sul vecchio modello, ti poni su una posizione di scontro e sei destinato al quadro b);
poi, sono fatti tuoi: il mondo è negli occhi di chi guarda.