Originariamente Scritto da
bumble-bee
Noi "stagionati" abbiamo l'esperienza, anche di vita, che ci aiuta ad affrontare situazioni che ad un giovane possono sembrare problemi insormontabili.
In ufficio siamo in quattro all'operativo. un 52enne (io), un 48enne e due trentenni.
Ebbene ogni volta che accade qualcosa di nuovo, riesco sempre a venirne a capo in un modo o nell'altro, perché cerco sempre a mantenermi freddo e aspettare
quei tempi giusti che in qualche modo fanno attenuare o sgonfiare il problema, permettendomi di attivarmi per ciò che va effettivamente fatto e non tentato,
affannosamente.
Dico sempre ai miei giovani colleghi che il nostro mestiere non è così diverso da quello di un panettiere, il quale impasta lievito, farina e acqua e lascia che il pane lieviti, prima di infornarlo,
piuttosto che farlo subito. I tempi di attesa sono essenziali.
Spesso nel mio mestiere, riceviamo ordini e commesse urgenti per la quale sembra che non ci sia mai tempo sufficiente per eseguirli o porre rimedio ad un problema... a volte invece,
basta attendere, anche un'ora, prima di eseguire l'ordine richiesto, per ricevere successivamente un ordine contrario o diverso dal primo o molto più frequentemente, un annullamento dello stesso.
Mentre loro si affannano ad eseguire l'ordine, salvo poi doverlo annullare o cambiare, sempre su richiesta del cliente, io rimango impassibile e attendo che le cose si aggiustino da sole dando il tempo
al cliente stesso di riflettere e ripensarci, vittima anche lui della fretta che fa giungere ad errate conclusioni e quindi operazioni da svolgere che in un secondo momento, si rivelano non adeguate.
Insomma è una sorta d'istinto che ti viene naturale dopo anni e anni che svolgi un lavoro che, per sua natura, è ripetitivo.... e chi ha anni alle spalle come li ho io, ebbene, è sempre padrone della situazione,
anche quando sembra che sia accaduto o stia per accadere una catastrofe.
Purtroppo questa qualità, l'esperienza, non viene più presa in considerazione oggigiorno.