Finito i "Racconti di Belzebù a suo nipote"
Sottotitolo "Una critica obiettivamente imparziale della vita degli esseri umani".
A tratti ironico, spesso cinico e spietato.
Una fotografia (di 1300 pagine) dell'essere umano e le sue fisime.

Belzebù, dopo qualche migliaio di anni in esilio su Marte a causa delle sue esuberanze giovanili, viene perdonato e può fare ritorno, carico di anni e di esperienze, sul suo pianeta d'origine, vicinissimo al sole assoluto. Chiamato ad un intervento straordinario su una lontana galassia, porta con sè, sull'astronave Karnak, il nipote Hassin che si mostra molto interessato alla storia del pianeta Terra, dove Belzebù, nel corso della sua vita in esilio, é stato sei volte. Ne segue un lungo racconto, accompagnato da una non semplice descrizione delle leggi che reggono l'universo e dalla descrizione della evoluzione-involuzione del genere umano nei secoli nei diversi continenti.
C'é una speranza per l'umanità? Sarà l'ultima domanda di Hassin...