Ho iniziato The Game di Alessandro Barrico. Notevole.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Oggi ricorre il centenario della nascita di L. Sciascia. A malapena ricordo di aver letto Il giorno della civetta, A ciascuno il suo e voi?
Per la verità, sto leggendo ancora le Metamorfosi di Ovidio, ma le centellino.
Ora mi si è intrufolato su suggerimento di un forumista il libro di Zap Mangusta, Succo di nespola.
No, non si parla di sesso come sembrerebbe, ma di tutto quello che ci coinvolge e di filosofia.
"Ve ne sarete accorti: il mondo è cambiato. Senza alcun preavviso. Gli uomini si depilano come modelle e le donne hanno schiene tatuate come i marinai. I cani vanno in giro con le scarpe, mentre il prof consulta lo smartphone con un paio di occhiali fluo. Sì, qualcosa è cambiato là fuori e a furia di stropicciarsi gli occhi si rischia lo strabismo (di Venere e pure di Marte). A chi rivolgersi dunque per chiedere spiegazioni? Allo chef a cinque stelle? Al tipo del meteo? All'industriale della scarpa? No di certo: alla grande filosofia occidentale, dalle origini a oggi. Zap Mangusta illustra con freschezza e ironia 53 dilemmi quotidiani che sono stati trattati "con largo anticipo" da altrettanti pensatori, e ad ognuno di essi abbina la ricetta di un cocktail. Grazie alle curiose analogie tra miscele di pensieri e di ingredienti, ogni lettore potrà beneficiare di un duplice piacere: trovare un suggerimento utile per la sua vita e godersi un ottimo cocktail tonificante. Un apparente gioco di società per rispondere alle domande più care ai nostri cuori: chi siamo? come dobbiamo comportarci? che cosa dobbiamo bere?"
E' un'ottima introduzione alla filosofia: io mi apprestavo a studiarne una arida storia ed invece Zap ti solletica la curiosità, te ne fa vedere l’attualità, ti spinge a riflettere su te stesso, ti invita senza farlo ad approfondire ed a leggere l’originale pensiero dei filosofi.
Sempre di Zap Mangusta, Le mutande di Kant.
Questa è una storia della filosofia liofilizzata, in modica quantità, per uso personale, come non ve l'hanno mai raccontata. È una storia vera, o almeno verosimile, divertente, irriverente e utile. Rende conto delle diverse correnti, sintetizza le riflessioni più brillanti in un pensiero stupendo, suggerisce le applicazioni pratiche, elenca i tifosi presunti, riflette persino sul valore di mercato delle diverse teorie. E se qualcuno pensa che i grandi filosofi non siano che un'accozzaglia di vecchi noiosi e sedentari, scoprirà che il tasso di malasorte di un libero pensatore è molto vicino a quello di un kamikaze. E che, tra giustiziati, mutilati, esiliati, incarcerati, non c'è sport estremo più pericoloso della filosofia.
Finito i "Racconti di Belzebù a suo nipote"
Sottotitolo "Una critica obiettivamente imparziale della vita degli esseri umani".
A tratti ironico, spesso cinico e spietato.
Una fotografia (di 1300 pagine) dell'essere umano e le sue fisime.
Belzebù, dopo qualche migliaio di anni in esilio su Marte a causa delle sue esuberanze giovanili, viene perdonato e può fare ritorno, carico di anni e di esperienze, sul suo pianeta d'origine, vicinissimo al sole assoluto. Chiamato ad un intervento straordinario su una lontana galassia, porta con sè, sull'astronave Karnak, il nipote Hassin che si mostra molto interessato alla storia del pianeta Terra, dove Belzebù, nel corso della sua vita in esilio, é stato sei volte. Ne segue un lungo racconto, accompagnato da una non semplice descrizione delle leggi che reggono l'universo e dalla descrizione della evoluzione-involuzione del genere umano nei secoli nei diversi continenti.
C'é una speranza per l'umanità? Sarà l'ultima domanda di Hassin...
Aut hic aut nullubi
Sembra interessante, King Kong, ma è un mattone come altri che hai letto?
Ultima modifica di follemente; 07-02-2021 alle 10:39
Beh, l’autore volutamente inserisce parecchi ostacoli da superare. Ad esempio periodi molto lunghi con proposizioni subordinate a proposizioni subordinate alla proposizione subordinata della proposizione principale. Quindi la lettura richiede una grande concentrazione per non perdere il filo di ciò che sta dicendo. La seconda difficoltà sono i nomi di fantasia per fenomeni normali, ad esempio “oskiano” per l’educazione, “gli esseri con tre cervelli” per descrivere gli uomini, “okidanock” è una misteriosa sostanza presente in tutto l’universo e che partecipa alla formazione di qualsiasi oggetto, pianta, animale, essere umano e che a sua volta viene trasformata in energia positiva o negativa... e via di questo passo. Se vuoi affrontare la lettura, ti consiglio di prendere appunti ogni volta che trovi uno di questi nomi perché sono numerosi e così eviti di tornare indietro nel racconto per cercare il significato. Un altro ostacolo sono le descrizioni di macchine fantastiche che Belzabu racconta di aver visto sulla terra o su Saturno e che hanno funzioni difficili da capire e, onestamente, non ho capito quale contributo possano dare al racconto.
Eppure... le lunghe descrizioni della evoluzione-involuzione degli esseri umani e della loro psiche è assolutamente affascinante e amaramente reale.
La lettura richiede sicuramente una buona dose di costanza e di pazienza.
Aut hic aut nullubi
Grazie per le delucidazioni King Kong.
Io me lo segno nella mia wishlist che si sta allungando sempre di più.
Qualche forumista ha letto Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estés? Alcuni mi hanno detto che è un must per le donne…
Io l'ho letto un po' di anni fa e anche se ha molte recensioni positive a me non ha entusiasmato, un libro un po' difficile da leggere, forse non sono riuscita ad entrare io dentro al libro e a liberare la mia "anima selvaggia" o forse non era il momento giusto per me di leggerlo non so,ho fatto fatica.Qualche forumista ha letto Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estés? Alcuni mi hanno detto che è un must per le donne…
Comunque penso che al di là delle recensioni altrui un libro se incuriosisce va letto e poi ci si fa una propria idea, magari totalmente opposta o che conferma le recensioni.
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
No, no, King Kong, non mi riferivo al tuo libro, ma alle Donne che corrono coi lupi: se per rappresentare un archetipo femminile ricorrendo alle fiabe si usa gratuitamente un linguaggio oscuro ed uno stile involuto, senza spiegare il messaggio che si vuole comunicare, allora non fa per me: il libro ce l’ho, ma credo leggerò solo le fiabe. Ho dato uno sguardo anche alle numerose recensioni del testo, non solo a quello che giustamente dice LadyHawke.
Ho appena scoperto il sito goodreads. Qualcuno lo conosce?