Citazione Originariamente Scritto da Astrid Visualizza Messaggio
Mi spiace Cono ma credo tu abbia le idee molto confuse sull'argomento.
Come sarebbe a dire che "L'amore non può essere la base di un rapporto di coppia"?
beh, no;
non ha le idee confuse; solo, non vuole dire esplicitamente come la pensa;

lui segue un'idea tradizionale di unione in cui l'aspetto istituzionale - fondato essenzialmente sulla tutela del patrimonio/proprietà, trasmissibile via relazione di sangue - prevale sul sentimento, quale inteso modernamente, in età romantica, che include il trasporto, la passione e il rispetto amicale in una misura molto diversa rispetto alla tradizione pre-romantica;

ora, questo istituto matrimoniale, che molti danno per scontato come il solo esistente, è nato in epoca tardo-romana, con l'affermarsi del Cristianesimo; prima le cose erano parecchio diverse, perché lo era anche la nozione di proprietà trasmissibile; prova a ricordare quel momento di sconcerto quando l'insegnante di storia al biennio delle superiori raccontava così di frequente di imperatori romani che nominavano eredi "figli" adottati a 20 anni o più, anziché quelli legittimi che oggi riterremmo titolari di diritti inviolabili di discendenza;

nella realtà quotidiana, la prassi di questo genere di matrimonio contemplava - in proporzione e relazione al patrimonio tutelato - diverse valvole di sfogo; corna, prostituzione e, per le classi più elevate, relazioni alternative istituzionalizzate e accettate dal clero, per amore o per forza;

ora, da un par di secoli a questa parte il romanticismo ha iniziato a diventare ideologia di massa, strutturata come tale, dotata di una sua narrativa, epica, ecc...
questa cultura dei sentimenti si è affermata in parallelo a quella della libertà dell'individuo - nato uguale, dotato di pari diritti - rispetto alla legge eteronoma, in cui è quest'ultima e chi la amministra ad essere soggetto a vincoli;

perciò, si determina quella che tu vedi come "confusione": chi sostiene istituti tradizionali - matrimonio indissolubile, "carismi", ruoli e gerarchie di genere in famiglia, ecc... - si trova nella scomoda posizione di perorare un modello tradizionale presso un uditorio cresciuto con valori diversi, essendo egli stesso parte di questi valori diversi;
in parte, sarebbe davvero confusione, in caso di completa buona fede;
in concreto, di solito l'arrière pensée è che qualcuno dovrebbe, muto e rassegnato, pagare il prezzo di un determinato assetto della famiglia, del lavoro, dei ruoli sociali o privati, ecc...
esattamente come il padrone d'antan qualificava come disordine, e non diritto, lo sciopero; è ovvio che in origine si tratta di un disordine, che poi viene assunto dalla legge come diritto...