Originariamente Scritto da
doxa
Gillian, Crep, Meogatto sono molto interessanti le vostre riflessioni. Grazie per la vostra collaborazione.
Nel mio precedente post ho scritto che
Ergo,
l’imitazione può anche motivare all’emulazione ?
Per esempio, mio cugino, era un giovane di estrazione familiare economicamente e culturalmente marginale, mentre era in vacanza nella casa dei nonni e zii in un paese sulla costa adriatica ebbe la fortuna di conoscere e flirtare con una ragazza della buona borghesia benestante di provincia. Lei era figlia di un medico (poi diventata docente di matematica, un fratello notaio, ed una sorella docente di letteratura e storia)…
Quell’innamoramento durò soltanto una stagione estiva. Lui tornò in città per lavorare in un’attività che si confà ad un giovane emarginato senza un adeguato titolo di studio. Ma l’incontro con quella ragazza non fu per lui senza conseguenze. Soffrì molto per la frustrazione di aver ricevuto il 2 di picche, patì la nostalgia, per ciò che poteva essere e non fu.
Si mise in testa di voler far parte di quella borghesia di provincia agganciata alla politica. Ma come fare ?
Aveva una sola chance: rimettersi a studiare ! Si laureò, riuscì ad essere assunto in una grande azienda, quando possibile tornava in provincia per frequentare gli individui che lui stimava, divenne più colto di alcuni di loro, …, ma poi ?
Poi capì che era inutile. La non continua frequentazione per motivi di lavoro limita nel ricevere dagli altri che “contano” soltanto rapporti cordiali, partecipazione insieme ad eventi culturali, ma non la loro amicizia o inviti nelle loro case.
L’inutilità induce anche a capire che non basta la cultura ma ci vuole anche l’agiatezza economica per entrare a far parte di determinati gruppi: nel Rotary Club o nella Massoneria.
Quel mio cugino è ormai alla soglia dell’anzianità, e vi è giunto rassegnato, insoddisfatto della sua vita, per ciò che poteva essere e non è stato. Non riesce ad avere gratificazione per i risultati ottenuti. E da alcuni anni ha smesso di frequentare quell’ambiente sociale provinciale.