Più che altro è inutile.
Cambia il verso di una poesia
Più che altro è inutile.
Cambia il verso di una poesia
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Anche tutta.
Ognuno sta col suo seder per terra,
trafitto da un raggio di dolore:
ed è subito cena.
Sai cantare?
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Si, me la cavo
Quali sono i tuoi hobby?
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Sì
Sai suonare?
Un antipasto, gli spaghetti al sugo
sogliola alla mugnaia, un'insalata:
ed è subito pera.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Non molto.
A te?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Moltissimo!!! Se le trovassi, le mangerei più spesso.
Sai raccontare le fiabe?
Sì, le inventavo per mia figlia
Spendi mai troppo?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Sì, ma solo per cose che mi fanno sentire più... me stessa.
Tu?
Raramente
C he fai domani?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Molte cose, forse per prima cosa mi sveglio.
Ma non sono del tutto convinta.
Cosa vorresti fare domani?
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Vorrei dormire sino a mezzogiorno, ma dovrò alzarmi sei ore prima.
Chi aspetti?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Nessuno.
Nemmeno mi illudo su Godot.
Cercavi qualcuno?
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Sì, un imbianchino.
Lanciami un anatema.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Me lo hai chiesto anche un'altra volta.
Ti eccita?
Che ti si possa smollare il miglior paio di mutande che hai durante un appuntamento!
Come ti fa sentire?
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze