La risoluteZza!
Mi impaccia tutto, soprattuto me stessa.
Confondi i nomi?
La risoluteZza!
Mi impaccia tutto, soprattuto me stessa.
Confondi i nomi?
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
No, le facce.
Tu?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Raramente il primo.
Il secondo mai.
Ti consideri una persona ospitale?
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Sì
Che caso fai per rendere accogliente il tuo habitat?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Boh.
Che si fa per renderlo ospitale?
A parte lavare e pulire...
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Uso la mia innata simpatia e metto l'ospite a suo agio.
Ci credi?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Certo.
Che mi dici delle ragnatele?
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Non ne ho, ma posso sempre procurarmele.
Assembli?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Metto insieme informazioni e mi faccio un quadro di insieme poi lo sfregio e diventa un'opera d'arte.
Hai oggetti di valore inestimabile?
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
No. Ho una cassapanca antica e un orologio da taschino del mio trisnonno ma non li ho mai fatti valutare. Per la cassapanca mi avevano offerto 5000 euro ma ho deciso che deve passare a mia figlia. Se vuole, la venderà lei.
Tu?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Non mi risulta.
Fammi un encomio inestimabile!
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
In genere si loda per essere lodati, ma correrò il rischio:
Dovrei comprarti per quello che credi di valere e rivenderti per quello che vali davvero. Diventerei ricchissima.
Va bene?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Mi sento un mobile.
Ti capaciti con facilità oppure tutto avviene attraverso un lungo percorso?
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Non so, di certe cose non mi capacito tuttora.
Tu?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Meglio farsi capaci in fretta,anche controvoglia, che aspettare che le circostanze ci vengano incontro.
Di cosa non ti capaciti ancora?
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze