per te è naturale e ovvio ritenere un disvalore il desiderio altrui di vivere in modo diverso dal tuo, o da quello che ritieni auspicabile;
cioè, per te è un disvalore il pluralismo implicito nella democrazia, al di là di quanto viene correttamente limitato con le leggi; niente di nuovo, per carità...
poi, non dimenticare che "semplice e naturale" per gli esseri umani sarebbe quello - omicidio, furto, stupro, sopraffazione, ecc... - che incessantemente chiami "peccato" e censuri, e che infatti richiede precetto in senso contrario, legge, religiosa o civile che sia, comandamenti, ecc...
da' retta Conino: con codesta natura che tiri sempre in ballo, tu va' po'o lontano...nessun papa prenderebbe nome Federico o Guglielmo, come Nietszche