“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Da lunedì qui in Lombardia si torna in rosso carminio.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Ho letto il thread e mi sono venute in mente mille cose. Passate e future.
Paradossalmente per me, l'anno appena trascorso, è stato pesante più per quanto sono stata in giro che per quanto sono stata "bloccata".
Fino a Natale (a parte i mille tamponi fatti e nonostante le diecimila videoconf) ho trottolato parecchio e non ne potevo più di fermarmi un po'.
Il mesetto in cui sono stata ferma a casa è stato molto desiderato: quindi la clausura non l'ho avvertita più di tanto - erano più il sonno da recuperare e gli arretrati domestici che la voglia di socializzare in esterna -.
Da febbraio m'hanno appioppato un nuovo incarico e, in effetti, sto iniziando a patire la reclusione (autoimposta anche per mancanza di luoghi naturali pret a porter sotto mano). Il male alle ginocchia forse ha aumentato la nostalgia... ma mi infastidisce parecchio vedere assembramenti (quando mi sposto da una "sede" all'altro lo faccio in auto per evitarli).
Comprendo la stanchezza... anche se credo che sia anche questione di indole e di capacità di reinventarsi spazi e socialità.
Comprendo anche che l'abitudine fa abbassare le difese e dimenticare le cautele.
Comprendo meno il menefreghismo verso il prossimo o il negazionismo utilitaristico. Men che meno le risse e le trovate per "divertirsi" in barba a tutto e tutti.
Eppure serve mettere giudizio, tutti.
E serve essere progettuali perchè sarà una questione lunga, nonostante i vaccini. Molto lunga.
A me i luoghi affollati non hanno mai fatto impazzire. Per la movida e per lo sballo bisogna essere di un'epoca che non è certo la mia.
Per ora continuo a pensarla come ante covid: vacanze = tranquillità, riposo, luoghi ameni immersi nella natura con flora e fauna autoctone e timide.
Vedremo se la penserò ancora così quest'estate, dopo che starò stanziale (si spera) per qualche mese.
Credo che lamentarsi aiuti a scaricare la frustrazione. Ma farlo troppo fa rischiare di cadere in una spirale apatica. Bisogna cercarsi qualcosa che rempa la testa (sperando che il cuore sia già bello gonfio di suo).
Reinventarsi il tempo libero è un bel modo per rendere meno pesante lo scorrere del tempo.
No Barbarina: Lamentarci e imprecare continuamente contro tutti e tutto, ci incarognisce e intristisce sempre di più. Il virus è tremendo, è un nemico terribile, ma abbiamo le armi per trasformalo da maledizione a opportunità. Non leggi che tutti gli Stati, nei loro bilanci di previsione, hanno messo al primo posto la riconversione green? E ti sei chiesta perchè? Certo non solo perchè và di moda. Si è capito che i problemi che ci stanno angustiando sono quasi tutti legati alla questione ambientale, al fatto che non possiamo andare oltre nel considerare il profitto, l'economia, il denaro e la finanza come motore trainante. E' necessario tornare a una Vita più Naturale e più Semplice. Dove magari avremo meno beni a disposizione, ma dentro saremo tutti più contenti e felici.
Ciao, a martedì
amate i vostri nemici
Ti hanno dato fastidio o ti sei abituata? Io ne ho fatti solo un paio, ma nessun fastidio e ancora non ho trovato qualcuno che mi dica lo stesso, è anche vero che posso infilarmi un chiodo di quattro o cinque centimetri nel naso senza difficoltà... non ho ancora capito come utilizzare questa abilità ma ci sono supereroi con poteri più scrausi di questo.
Non avete ancora visto niente
Moderatore droghe
Lamentare peccati, decadenza, egoismo, edonismo, chiusura alla vita ecc...tutti i giorni cos'è? Non venire a dire che tu non ce l'hai con niente e nessuno.
E cosa c'entrano la riconversione, energie e risorse meno inquinanti col virus?
E quale vita più naturale e semplice dobbiamo condurre?
Dentro ci può stare di tutto e di più, dallo svegliarsi quando canta il gallo in poi. E di quali beni facciamo a meno? Anche qui prima o poi occorre sapere cosa.
Ricordo per l'ennesima volta al tuo gongolare, che non è che puoi menarla con l'ambiente ed i beni quando siamo in una crisi che tocca ben più dei temi delle tue tiritere sui beni materiali e l'ecologia. Che quando ci sta chi perde parenti ed amici o perde il lavoro o farà fatica a provvedere a ciò che gli serve perché ci stanno meno soldi, gli aneliti epici e le tiritere sulla semplicità magari sono un po' fuori luogo, fosse giusto per un minimo di sensibilità e decenza.
Sentiti fortunato che non ti hanno chiuso il campus e non te ne stai a casa a grattartelo in attesa di migliori tempi e fortuna, con l'ansia di pagare le bollette e tutto il resto.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Io vorrei andare in crociera, inquinare il mare del nord e qualche fiordo, accalcarmi nei buffet e cibarmi di roba sputazzata da altri, poi ballare sudando e limonare spensieratamente. Fra le altre cose
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
La vita è diventata veramente triste e desolante con questo Covid e persino i vaccini sono inaffidabili come quello che ha fatto mia sorella...
Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI
Per la mia esperienza molto dipende dall'operatore, ma anche dal grado di rilassatezza al momento prelievo e dall'angolazione naso/tampone (devono essere perfettamente in asse altrimenti l'attrito aumenta la pressione e può anche provocare sanguinamento - almeno a me che ho i capillari fragili -).
A me hanno tamponato già tre volte, ma ho rivelato solo nome grado e numero di matricola...
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Noi nel Veneto si ritorna in zona arancione, le scuole per ora rimangono aperte e la quarantena torna a 14 giorni.
Sta maledetta epidemia, sarà una cosa molto, molto lunga.
Facciamocene una ragione ed andiamo avanti, rispettiamo i divieti, ormai è l'unica cosa che può davvero aiutarci. Per i vaccini non so che dire.
Io sono al sesto tampone ormai.
Ma questo è il minimo.