Originariamente Scritto da
crepuscolo
Quando un uomo è destato alla realtà dell'esistenza e della sua esistenza, quando percepisce realmente questo fatto, si riempie di sgomento: io esisto, allora egli è preso dalla intuizione dell'essere e dalle implicazione che essa comporta.
Per essere esatti, questa intuizione primordiale è al tempo stesso l'intuizione della mia esistenza e della esistenza delle cose: ma più di tutto della esistenza delle cose.
Quando questa sopraggiunge io mi rendo conto improvvisamente che un dato essere, uomo, montagna o albero, esiste ed esercita questa attività sovrana di essere, con una indipendenza da me, totalmente affermativa di se stessa. E al tempo stesso mi rendo conto che anch'io esisto, ma come respinto nella mia solitudine e nella mia fragilità da quest'altra esistenza attraverso cui le cose stesse si affermano e nella quale non ho positivamente alcuna parte ed in relazione alla quale io sono esattamente nulla.