doxa, ti confesso che mi sembra di leggere "te" come leggerei "cono", cioè con lo stesso "piacere" e la stessa "soddisfazione intellettuale". però permettimi di dire che se è vero che l'uomo della strada deve per l'appunto stare "in strada" perché se no gli vengono le paturnie, è nondimeno altrettanto vero che l'uomo che intenda raggiungere la c.d. "perfezione spirituale" deve in qualche modo e per un tempo "considerevole", come dire cercare e "coltivare" il c.d. "isolamento". non serve che io ti ricordi i 40 giorni e le 40 notti nel deserto, perché ogni buon cristiano, penso, almeno periodicamente, dovrebbe rivolgere a quell'episodio del vangelo di Cristo, se non altro il proprio "pensiero". poi c'è aristotele che ti dice che l'uomo è un animale, e già su questo mi sa che non ci capiamo. il fregnetto "yoda" diceva a luke skywalker che anche il buon luke era in definitiva un uomo e quindi un essere "sociale". su questa affermazione così perentoria ti confesso che ho avuto modo e maniera di "riflettere", ma questo tipo di riflessioni, qualunque ne sia la conclusione, non le puoi fare se stai ai concerti a sballarti come un indiavolato. io questo a yoda glielo avrei detto. ma all'epoca non avevo ancora scalato il "monte bianco". abbi pazienza.
allora. mi rendo conto che dato che il buon federico non lo legge nessuno, e anche quelli che lo leggono non lo capiscono perché gli manca il "senno" necessario, allora di niezsche, a cominciare dalla "sorella parafulmine" ognuno dice la sua. ora, sul nichilismo passivo, ti direi che è passivo finché è passivo. se poi ritorna attivo allora è teoricamente in grado di fecondare anche le vacche, anche nella notte in cui sono tutte nere, perché non ci si vede bene, da cui la necessità della lampada a petrolio. ora non mi pare che in ecce homo il buon federico avesse come dire "intenzione" di dare consigli "esistenziali", perché questo non era il fine della sua attività filosofica. se vuoi ne possiamo parlare meglio, ma il discorso sarebbe lungo.
si. dire che sempre il buon federico parlasse di spirito santo, è come dire che, non so, shopenauer elogiasse uno dei peccati capitali tipo "l'accidia", cioè l'assenza di volontà. ripeto che non sono un filosofo ma ho letto anche shopenauer, in parte, e ovviamente senza necessità di "semplificazioni", come in tanti libri "popolari", che sono popolari per l'appunto perché si rivolgono e parlano il linguaggio del "popolo", cioè sempre dell'uomo della strada, che però se sta benedetta strada non la "abbandona" in qualche modo, non è che cambiano le cose. e infatti l'uomo della strada continua a stare in strada. su questo mi pare abbiano detto qualcosa di nuovo i "buena vista social club", perché sai benissimo che anche in una delle patrie del comunismo la socialità come tu la intendi, semplicemente non c'è. però si cammina. tra un sigaro fatto in casa e un sorso di rum. dice che "meglio" di questo non c'è. e se mi permetti ci credo anche. in senso "tecnico".
no. il link è alma mater bologna, e quindi mi pare se non ti dispiace, una fonte abbastanza "sospetta". ma se vuoi parlare di nietszche sono tutto orecchi. e ovviamente credo di poter anche interloquire in qualche modo. ricambio gli auguri. saluti.







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