si. credo di aver capito: co2 "neutrale" sta per assenza di utilizzo, nella produzione di elettricità, di combustibili fossili, le cui particelle di scarto, derivate dalla combustione stessa, andrebbero ad accrescere ad esempio cose come il "buco nell'ozono", o comunque l'inquinamento. però permettimi di farti presente che i combustibili fossili e il loro utilizzo "massivo" risalgono ad un'epoca, quella della rivoluzione industriale, abbastanza vicina al nostro "tempo". non mi pare che però vi fosse, all'epoca della prima rivoluzione industriale, un "canale" di opinione pubblica che condannasse cose come sempre le "lampade a petrolio" o magari anche cose come eternit o anche altro, perché all'epoca i combustibili fossili rappresentavano un "segnale" di progresso e di modernità, per tutto ciò che da petrolio gas e carbone era possibile ricavare. finanche i tessuti. poi mi pare di capire che per produrre elettricità senza ricorrere ai combustibili, vi siano costi notevolmente maggiori, almeno ad oggi, e sempre che ad esempio le centrali idroelettriche non vengano dotate di elementi strutturali di minor costo e quindi di maggior "convenienza". quello che vorrei dire è che la combustione è uno dei fenomeni fisici più semplici da riprodurre, insomma per accendere un focolare basta un fiammifero e un po' di legna da ardere. viceversa produrre elettricità attraverso le dighe o altro mi pare se non altro più difficile da realizzare. ti ricordo, uno su tutti, l'episodio del vayont o come si dice. ovviamente se devi bonificare una palude la diga è più che utile, perché assolve soltanto alla funzione di "contenere" in qualche modo le "acque". se però con l'acqua raccolta nella diga ci devi fare i "joule" di lavoro con turbine e quant'altro, beh allora mi pare chiaro che meglio della combustione, sia a livello economico sia a livello di "vita quotidiana", cioè come "accessibilità", non vi sia ancora ad oggi molto altro.
si. ti posso chiedere tu per "biologico" cosa intendi? c'entrano gli ogm?
scusa ma a me pare che alla "popolazione attiva" occorrerebbero piuttosto cose come parcheggi "liberi", centri commerciali, mezzi di comunicazione più "veloci" cioè più "efficienti", assenza di assembramenti o di ingorghi stradali. quello di cui parli mi pare essere "sicuramente" una "buona cosa", però compatibilmente con altre esigenze, le quali mi paiono "abbastanza" più presenti ed anche urgenti, che non il contrasto ad un presunto inquinamento.
allora. su gorbacev mi pare di capire, per quanto non lo conosca "abbastanza" da poterne parlare se non altro senza "strafalcioni", che il suddetto "gorbacev" abbia avuto come dire la possibilità di "esprimere" un concetto di socialismo che era un po' quello di dubcek in repubblica ceca nel '68, ma anche magari di walesa in polonia nei primi anni ottanta. che sia riuscito o meno a "riformare" il socialismo "brezneviano", sempre tenendo conto che in urss non c'erano problemi economici che richiedessero riforme strutturali, perché dove c'è una economia pianificata ci può essere solo produttività e benessere, questo è un giudizio che ancora oggi mi pare impossibile da "dare", ovviamente "solo" per quello che riguarda me, dato che non sono uno storico e neanche un sociologo o quant'altro. se tu mi dovessi chiedere se la russia di oggi ha risposto "alla vita" o non lo ha fatto, io ti direi che non ne ho la minima idea. tuttavia mi verrebbe da osservare che, se riformare il socialismo "reale" vuol dire "tornare" allo stalinismo, perché quello che oggi la russia è, è qualcosa di molto vicino ad una autocrazia, come nelle migliori tradizioni sempre russe, beh allora vuol dire che il messaggio di gorbacev, così "raffinato" e "indecifrabile", almeno da chi come me non conosce a sufficienza né il periodo storico né il personaggio, non è che giustifichi il suo operato come politico. ma chiaramente se si parte dal principio che anche un gorbacev "c'è" e ha dei bisogni, che nel suo caso erano quelli che erano, allora anche lui ha diritto a "dare" secondo le proprie possibilità per "ricevere" secondo i suoi bisogni. da cui tutto il resto. io la vedo così.







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