Originariamente Scritto da
axeUgene
beh, certo;
io non vorrei trattarti da stupido, ma se fingi di esserlo per affermare una certa linea la cosa emerge; il mondo in cui viviamo funziona proprio così:
ci sono precetti obbligatori - tipo non rubare, fermarsi al semaforo, ecc... - in cui si considera il Bene comune; sono obbligatori proprio perché riguardano comportamenti univocamente o maggioritariamente identificati come dannosi;
il resto è facoltativo - tipo che alla domenica puoi decidere se stare in casa, andare in chiesa, al centro commerciale o a vedere l'Empoli; questi comportamenti non sono disciplinati perché si ritengono irrilevanti per il Bene comune;
ovviamente, tu non sei un idiota e capisci benissimo il punto;
solo che ti sei abituato a questa finzione retorica di non capire, dell'umile Conogelato da Empoli - pare il nome d'un teologo medievale
- perché pensi di comunicare che quelle esortazioni che attribuisci ai pensatori che citi siano cose ovvie, nemmeno da discutere, tanto sarebbero evidenti;
intanto, la pandemia ha prodotto leggi, come dovrebbe risultarti ovvio;
sai, la naturalità ha impegnato i filosofi per secoli, e non ne sono venuti a capo; tu sì ? ebbravo l'umile Cono !
ma poi, ti sfugge il paradosso:
prima di tutto: se un comportamento fosse naturale, non ci sarebbe bisogno di esortare le persone; non devi certo intimare alla gente di mettersi a tavola a'i tocco;
poi, se quella naturalità fosse "buona", non avresti bisogno di leggi e istituti per disciplinare i comportamenti umani, naturalmente virtuosi, no ?