La genesi sostiene che l'anima è il risultato dell'alitare di Dio ( spirito di Dio ) sull'uomo per dargli vita, la forza vitale.
Quindi l'anima è lo strumento per riconoscere Dio, poi, essendo l'uomo creato libero, sarà la sua volontà, che non c'entra niente con l'anima, a decidere con chi e dove stare.
Quindi lo spirito è innato mentre l'anima è, seppure proveniente da Dio, una creazione.
Se poi arriviamo al pensiero di Dio potremmo dire che noi siamo da sempre in quanto nella mente di Dio prima che nascessimo ma non è detto che potremo sempre essere anche se l'anima potrebbe esserne potenzialmente dotata.
Se la mia idea come cristiano è che alla fine del tempo Dio brucerà come paglia il male e con lui il suo produttore evidentemente per certe zizzanie non c'è posto tra le piante di grano, a detta di Gesù, seminate da Dio.
Concludendo io opterei per considerare l'anima come un'entità a double face, può essere eterna se in sincronia con Dio, ma può essere distrutta se in opposizione, cioè nella posizione di nemica di Dio.
Insomma, per il male una storia senza speranza dato che per la Bibbia Dio dovrebbe essere un Dio giusto e, come giudice supremo, dovrà per forza fare giustizia. Di tale pensiero è piena la Bibbia.
E' logico che un uomo, ed ora anche una donna, di scienza considera ciò che ho scritto pura baggianata, ma come diceva Pirandello: "così è se vi pare".







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