La legge Mancino specifica che i motivi della discriminazione possono essere "razziali, etnici, nazionali o religiosi", il DDL Zan aggiunge genere, orientamento sessuale, identità di genere e abilismo, mi chiedevo se sia davvero necessario specificare ogni singolo motivo di discriminazione, se un domani tornasse di moda discriminare i rosci e di picchiare il malpelo sarebbe necessario inserire il colore dei capelli?
Si tratta di qualcosa di intrinseco ai codici penale e civile italiani dover specificare ogni cosa o in teoria si potrebbe avere una legge che parli in generale di discriminazione e lasciare al tribunale il compito di stabilire se nel caso specifico di discriminazione e di che tipo si sia trattato (perché ad esempio una banda di skinhead che decide di passare il sabato sera andando a picchiare i barboni lo fa con un chiaro intento discriminatorio, ma non così definibile, si tratta di censo? Di mancanza di una casa? Di igenismo? Se si volesse inserire i senzatetto come categoria a rischio discriminazione non c'è una parola che contraddistingua la tipologia).
In ogni caso non capisco più di tanto il polverone sollevato su questa storia, non è che la legge Mancino sia così applicata, una quantità di persone istigano quotidianamente atti di violenza cono motivi razziali, etnici, nazionali e/o religiosi (perché se oltre ad essere negro e di etnia sinti, hai l'ardire di essere anche musulmano e, Dio non voglia, francese, qualcuno che dirà che devi morire male lo troverai quotidianamente) eppure non è che veda fioccare denunce come se nevicasse.
Comunque i cristiani sono una piaga e gli antichi romani avevano capito tutto, riapriamo il Colosseo (e ora denunciate sta minchia).