Come da titolo, scrivete il titolo dei libri che avete abbandonato.
Se volete potete scrivere anche il motivo dell'abbandono
Come da titolo, scrivete il titolo dei libri che avete abbandonato.
Se volete potete scrivere anche il motivo dell'abbandono
Il codice Da Vinci di Dan Brown.
Che dire di questo romanzo? Non ricordo neanche perché lo comprai. La scrittura non mi è piaciuta, la storia nemmeno e, a quanto ricordo, non era neanche così originale. Eppure in quel momento ne parlavano tutti e credo ne abbiano vendute circa 80 milioni di copie in tutto il mondo, ne hanno fatto pure un film.
Ovviamente non ho comprato altro dell’autore. Una lettura troppo leggera e scontata con la solita tecnica che fa interrompere sul più bello un capitolo per creare suspence.
Uno dei peggiori libri che abbia mai letto.
Lo Zahir di Paulo Coelho.
L'ho letto fino alla fine perchè sono fatto così e perchè la presentazione mi sembrava intrigante.
Mai più Coelho.
Aut hic aut nullubi
Lo Zahir di Paulo Coelho.
L'ho letto fino alla fine perchè sono fatto così e perchè la presentazione mi sembrava intrigante.
Mai più Coelho.
Aut hic aut nullubi
Bardolino di Eco
Open l'autobiografia di Agassi
Credo non ce ne siano, sono della risma di quelli che se iniziano un libro lo finiscono, anche se non mi sta piacendo, ma forse se ci penso bene qualcosa mi viene in mente.
Non avete ancora visto niente
Moderatore droghe
Virginia Woolf, Gita al faro.
Du' palle.
Ma anche Dan Brown, Inferno, preso in aereoporto.
Senza anima.
Quando ci penso, mi verranno in mente altri.
Secondo libro che mi sento di definire pessimo: "Finzioni" di J. Luis Borges.
Chi mi aveva consigliato questo libro? Per fortuna non lo ricordo. Ma, soprattutto, di cosa cavolo parla? Io davvero non ci ho capito nulla, è stata un’altra lettura sofferta e l’ho finito soltanto perché era breve. Eppure è un altro libro che vedo osannato qua e là.
Sinceramente di più non posso dire perché l’ho quasi totalmente rimosso dalla mia memoria: sono rimasti soltanto il titolo e il nome del famoso autore.
"Il gioco delle perle di vetro" di Hermann Hesse. Un sublime esempio di kitsch e di velleitarismo esasperato. Qui Hesse è simile a un panzone di 100 chili che voglia gareggiare nei cento metri piani alle Olimpiadi: un fallimento in partenza.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
La profezia di Celestino
Letto per curiosità alcuni anni fa.
Pippe New Age, un protagonista che dal nulla, all'improvviso ha queste rivelazioni, visioni dopo che si è messo alla ricerca di un misterioso manoscritto e riuscendo ad accendere i suoi chackra o qualcosa del genere, cattivoni e Chiesa che ostacolano la rivelazione dell'ammmoooreee universale.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Credo di aver letto un paio di volte Coelho, sicuramente quelli suoi che ho letto.
I fratelli Karamazov.
Madame Bovary.
Il rosso e il nero.
Mi verrà in mente altro.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Memoria delle mie puttane tristi, di Marquez.
La fuggitiva, o Albertine scomparsa, ultima parte de la Recherche
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Un altro libro secondo me davvero molto brutto, poi ci dovrò pensare meglio… ce ne saranno altri eh..., ci devo solo pensare.
"La fine del mondo storto" di Mauro Corona.
Ho altri due libri di Corona, "Storia di neve" e "Il canto delle manere", ma ho iniziato con questo. Se non avessi già comprato quegli altri due romanzi, con "La fine del mondo storto" avrei chiuso anche con lo scrittore storto.