La scelta se vaccinarsi o meno dipende dal vissuto di ognuno, non soltanto con riferimento a eventuali patologie fisiche pregresse, correnti o croniche, ma anche agli aspetti spirituali, concernenti il modo in cui una persona si relaziona con la propria fragilità, la propria caducità e l'eventualità di ammalarsi.
In altri termini, il punto di vista che ognuno di noi ha verso la campagna vaccinale dipende dalla struttura della sua personalità, da come ha vissuto sino ad ora, dalle sue esperienze, traumi, ferite e disfunzionalità.
Per questo, a mio modo di vedere le scelte e gli atteggiamenti di ognuno non possono essere giudicati dagli altri: chi lo facesse non solo sbaglierebbe, ma si avvelenerebbe perché il giudizio è un veleno che intossica per primo chi lo pratica.......



............É un peccato che ogni categoria debba additare le altre come quelle
degli «stupidi», di quelli che «non capiscono», via via a volte salendo ad eccessi verbali davvero poco commendevoli, soprattutto per la fallacia logica dei ragionamenti che ne stanno alla base.
La verità è che le persone intelligenti stanno in ogni categoria e sono, purtroppo, una minoranza, mentre gli idioti sono parimenti ubiquitari e sono purtroppo la maggioranza.
Non so se solo io ci vedo una leggera contraddizione.

Riguardo agli aspetti spirituali sono contenta di avere una "guida" insegnante yoga che si è vaccinata, che crede nell'utilità delle vaccinazioni così si spera che a settembre si possa riprendere i corsi in palestra in presenza.
Poi chi è convinto di poterne fare a meno di vaccini, green pass, palestre, ristoranti, mezzi di trasporto è affar suo.